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Ha mai pensato a uno psicologo?
—«Ne ho avuto bisogno nel 2017, quando avevo 20 anni e non giocavo col Psv. Non avevo un buon feeling con l’allenatore e non ero felice di questo. Un mental coach mi ha aiutato a gestire le emozioni con esercizi per attivare un mood positivo e mi ha dato consigli su libri di auto-aiuto che leggo ancora oggi».
È un tema che riguarda il calcio?
—«Penso di sì, ci sono molti giocatori che hanno bisogno di sostegno».
Gosens, che gioca con lei nella Fiorentina, è laureato in psicologia...
—«Parliamo di aspetti mentali, perché nel calcio sono molto importanti. E il fatto che abbia già conseguito una laurea mentre giocava è impressionante».
E ora ne ha uno?
—«No, al momento no. Sono mentalmente molto forte. Sento che non c’è molto di negativo nellavita che possa entrare facilmente nella mia testa e non prendo le critiche sul personale. Conosco il mio valore, so cosa rappresento e so di avere una famiglia e degli amici che mi sostengono molto».
(Repubblica)
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