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Da ogni luogo e da ogni campionato Achraf ha portato con sé un pezzetto che gli ha insegnato qualcosa di importante. Dentro e fuori dal campo: «A Madrid mi sono divertito un sacco perché ero giovanissimo ed era il mio sogno. Non potevo sapere cosa sarebbe accaduto il giorno dopo. Sapevo solo di dover assorbire il più possibile da un gruppo di campioni che per me erano dei riferimenti. Soprattutto, ho imparato che cos’è il calcio professionistico. La Germania ha rappresentato per me la costanza, la regolarità nel gioco e nel minutaggio, facendomi sentire importante all’interno di una squadra. L’Inter ha significato consolidarmi nell’élite portando il mio nome al massimo livello possibile, arrivando ad essere inoltre campioni d’Italia. Parigi è stata, beh, magnifica! Mi trovo in uno dei momenti migliori della mia carriera, e nella capitale francese sto continuando a consolidare l’esperienza vissuta sulla sponda nerazzurra di Milano».