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Poco più di un anno fa Zlatan Ibrahimovic ha deciso di appendere gli scarpini al chiodo. L'ex attaccante svedese non è rimasto fermo troppo a lungo, è tornato al Milan con un ruolo di consulenza sotto la direzione di RedBird. "Credo nel progetto e credo in ciò che il Milan rappresenta. Ritengo di condividere la stessa visione delle persone che ci lavorano e la stessa della proprietà, perché anche loro vogliono fare cose straordinarie. Loro puntano a fare la storia, a vincere, e quando si tratta di vincere, è lì che sento di essere vivo perché anche io voglio vincere. Faccio di tutto per vincere e non mi arrendo finché non ci riesco", dice lo svedese ai microfoni della UEFA.
"Ho giocato in molti club - club fantastici, grandi club, grandi squadre - ma il club che mi ha dato di più nella mia carriera è il Milan. Sono stato qui due volte e mi piace molto tutto quello che il Milan rappresenta. La prima volta che ho giocato al Milan, mi hanno dato molta felicità. La seconda volta mi hanno dato amore, e adesso sono io a voler dare qualcosa a loro. Da quando ho accettato di non giocare più, va bene così. Sono in pace con me stesso. Ecco perché non mi manca giocare a calcio. Quando dico che mi sento frustrato a non essere in campo, lo dico per la mia esperienza, per la mia personalità. È più per questo che sento un certo senso di frustrazione, ma non perché mi manchi giocare".
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