MILANO - "Milano è casa mia, sembra che sono nato qua: ho avuto subito un legame con la gente e con la città. In strada i tifosi anche di altre squadre ti parlano prima con la persona e poi ti dicono cosa tifano. Io rispetto tutti e difendo la maglia come si deve, sempre rispettando: il Duomo significa tanto per Milano, lì ho vissuto tanti momenti dopo lo scudetto. E arrivare sul tetto del Duomo non era facile per me che sono arrivato dall'Argentina: è speciale"
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Lautaro dice tutto: “Inter, voglio altri trofei! Nel 2021 avevo tante offerte ma rimasi perché…”
CORAJE - "E' un messaggio chiaro che siamo a casa nostra e che Milano è parte della nostra vita"

MILITO - "Diego per me è stata una persona molto speciale: al Racing io sono arrivato quando era tornato in Argentina, io cominciavo ad andare in prima squadra e lui parlava tanto con i ragazzini come me. Abbiamo avuto da subito un rapporto tra fratelli: io ho esordito con lui che usciva, un momento che ricorderò per sempre, lui è una leggenda. Lui mi ha sempre detto che ogni giorno devo dare sempre di più e questo mi è rimasto dentro".
FUTURO - "Mi aspetto di continuare a portare trofei all'Inter, principalmente quello che mi manca. Siamo stati molto vicini a vincere la Champions ma non ci siamo riusciti per una cosa o per l'altra: dobbiamo essere realisti, abbiamo fatto un ottimo cammino ma non possiamo rimanere con quello. Dobbiamo sempre andare avanti e cercare di alzare il livello aggiungendo obiettivi e trofei alla bacheca dell'Inter: è molto ampia ma deve continuare a crescere. E' questo l'obiettivo del gruppo. Come persona, voglio continuare a imparare ogni giorno, sempre restando umile come mi ha insegnato mio padre. Voglio trasmettere ai miei figli tutto ciò che ho vissuto io da quando ero bambino, quando i miei genitori non mi hanno mai fatto mancare da mangiare e una palla. Come mi vedete nella vita è come mi hanno insegnato loro".
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