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"Turnover scientifico? Ci sono strumenti al di là dell'occhiometro che abbiamo tutti noi allenatori, cerchiamo di parlare con i preparatori, gli impegni sono tanti e ravvicinati, non è semplice. Cerchiamo di adeguarci. Ieri è stato difficile, ci sono stati attimi non semplici ma il mondo del calcio ha fatto una grandissima figura, è una comunità, tutta Italia si è stretta attorno a Bove, un bellissimo esempio di sport"
"Se mi sono sentito sottovalutato? No, penso che ognuno abbia il proprio percorso, mi sento apprezzato dalla società, dai ragazzi, dai tifosi. Sono stato benissimo tanti anni alla Lazio, è stata la mia vita per 20 anni, sto benissimo all'Inter, spero di rimanerci a lungo. Noi siamo sempre giudicati quotidianamente, il nostro non è un mestiere semplice, dobbiamo prendere tante decisioni e lo facciamo per il bene nostro e della nostra società"
"Se conosco ancora a memoria ogni avversario? C'è una foto, io avevo 5 anni, Filippo 8 e stavo cercando di leggere i nomi sulla Gazzetta dello Sport"
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