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Si aspettava di vedere la Lazio così in alto?
"È già da tanti anni che è forte. E oggi sta giocando un calcio bellissimo. Punta a tutto: a un piazzamento Champions, alla Coppa Italia, all'Europa League. Baroni è arrivato da poco, ma è un ex calciatore che ha giocato in 10 o 15 squadre. E questo è importante, perché conosce le dinamiche dello spogliatoio e può essere amico dei calciatori. Il mister deve essere un compagno e uno psicologo, deve avere grinta e fame di vittorie. I calciatori, oggi, guadagnano tantissimo e, quindi, lui deve cercare di non parlare mai di soldi, per evitare di caricarli di ulteriori pressioni. Il suo compito dev'essere quello di prepararli, motivarli e dirgli di divertirsi".
Non sono in pochi a vedere l'Inter tra le favorite in Champions League.
"L'Inter è sempre tra le favorite. Come il Real Madrid, il Barcellona, la Juventus. Sono forti e hanno vinto tantissimo non solo oggi, ma anche in passato".
Quanti gol segnerebbe Rubén Sosa in questa Inter?
"No, grazie. Ho già dato e segnato molti gol importanti contro tutte le grandi. Ora tocca godersi la vita e il pallone non lo voglio più vedere (ride, ndr). Ho corso tantissimo nella mia carriera: mi fa male il ginocchio, mi sono rotto la schiena... Basta".
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