Luca Ravenna, stand up comedian di dichiarata fede interista, ha rilasciato un'intervista ai microfoni di Libero alla vigilia del derby della Madonnina contro il Milan. Ecco le sue dichiarazioni:


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Ravenna: “Conte? Inzaghi altra cosa. Barella idolo, tradito da Vieri. Hakimi, Balo e Gasp…”
Se fosse un giornalista cosa chiederebbe a Inzaghi?
"Potrei tranquillamente presentarmi a lui dicendogli che per quanto mi riguarda è l’uomo più bello d’Italia".
E poi?
"Gli chiederei se ha delle armi da opporre e quali".
Si sente più intertriste o tuttaposter?
"Siamo campioni mondiali nel non saperci godere le cose. Però è giusto conservare anche un punto di vista obiettivo. Io mi pongo a metà strada".
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Qual è il maggior pregio di Inzaghi?
"Gli interisti beneficiano di ricette da stellato con ingredienti di giornata. Il mister ci fa sentire forti, ha cancellato quella fragilità che era pura del tifoso interista".
Si aspetta qualcosa dal mercato?
"Per fare uno sfregio al Milan ho sognato Daniel Maldini. L’altro pallino è il ritorno di Hakimi".
Esiste un calciatore che ha insultato con accanimento?
"Balotelli. Nel calcio esistono simboli e sacralità, certe cose non le devi toccare e quando ha lanciato via la maglia...".
Ci declina i 4 primi anelli di San Siro?
"Primo rosso, quello degli aristocratici e degli infiltrati influencer. Primo verde, estensione della Curva. Primo blu, io lo ricordo come quello riservato agli ospiti. Era un segno di eleganza. Primo arancio, è la tribuna Morfeo. Fu lui a dire che quel settore è frequentato da chi si presenta esclusivamente per insultare".
Qualcuno ha mai tirato fuori il primo arancio che è in te?
"Ricky Alvarez e Gasperini, quanto ho sperato andassero subito via".
Si immagini capitano dell’Inter. Cosa dice ai suoi compagni?
"Parlerei alla Mkhitaryan, gli direi di giocare come sappiamo perché in quel modo siamo i più forti".
Inzaghi o Conte?
"Non esiste neanche il parallelo. Conte rientra nella categoria dei grandi gobbi, il suo scudetto non me lo sono goduto neanche per intero per via del Covid. Inzaghi è un’altra cosa".
Un difetto di Inzaghi?
"Sembra che l’Inter voglia sempre stravincere, ma a volte è richiesto altro".
Ha un simbolo nerazzurro?
"Peppino Prisco perché è stato presente in tutti i momenti".
Da chi si è sentito tradito?
"Ho vissuto il passaggio di Vieri al Milan con disgusto".
Gli idoli di oggi?
"Barella, ma avete visto con quanta personalità sta tornando Lautaro dopo le difficoltà".
È scaramantico?
"In modo partenopeo".
Se le chiedo un pronostico?
"Il Milan ci arriva troppo in forma, attraversano un periodo magico. Sono i favoriti alla vittoria".
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