LEGGI ANCHE
Lei ha avuto tanti grandi allenatori: Inzaghi chi le ricorda?
"Lo paragonerei a Trapattoni per la predisposizione alla vittoria, la capacità di entrare nel cuore dei giocatori e creare un ambiente compatto al suo fianco, a partire dalla tifoseria. Giovanni ha vinto tutto e dappertutto, ma Simone sta facendo grandi cose ed è ancora molto giovane come tecnico. L'accostamento ci sta. Se Inzaghi continua così, è sulla buona strada per avvicinarsi ad avere una bacheca come quella del Trap".
Domani a Verona potrebbe giocare Taremi dall'inizio. L'iraniano è ancora a secco in Serie A: si aspettava di più?
"Ho letto le critiche, ma secondo me sono un po' esagerate. Taremi è un attaccante di qualità e le sue doti si sono già intraviste. Purtroppo per lui ha davanti dei campioni come Lautaro e Thuram: ergo diventa difficile giocare al posto di uno dei due, ma a me Mehdi piace molto. Sono convinto che verrà fuori e si ritaglierà uno spazio importante in questa Inter".
A proposito di giocatori sotto esame: Calhanoglu non sta bene, al suo posto in cabina di regia sembra essere favorito Zielinski su Asllani...
"Partiamo dal presupposto che Calha fa la differenza e non è mica semplice sostituirlo. Zielinski, seppur in un ruolo da adattato rispetto alle sue doti naturali da mezzala, ha mostrato buone cose e oggi dà più garanzie a Inzaghi di Asllani, che non sembra ancora pronto per essere leader in quel ruolo".
Non a caso l'Inter per l'estate pensa a Belahyane del Verona: sarebbe l'uomo giusto come vice Calhanoglu?
"L'ho seguito con attenzione e mi piace molto. Belahyane sarebbe certamente un profilo giusto per l'Inter dietro Calha. È pronto per una big. D'altronde la miglior garanzia è Sogliano: Sean difficilmente sbaglia ed è davvero bravo nello scoprire e lanciare talenti sconosciuti".
Torniamo all'Inter: i nerazzurri per la difesa in estate cercheranno di ringiovanire. Su chi punterebbe?
"A parte Acerbi e De Vrij, non è che la difesa interista sia poi così vecchia. Bastoni e Bisseck sono ancora giovanissimi, Pavard è nel pieno della carriera, ma capisco che un grande club voglia programmare il futuro, anche se uno come Acerbi me lo tengo stretto pure a 36 anni. Tra i nomi che leggo in giro mi piace molto quello di Bijol: lo vedo pronto per fare il grande salto. Lo sloveno ha qualità interessanti e ancora margini di crescita. Adesso però l'Inter deve pensare soltanto ad arrivare in fondo a tutte le competizioni, per la prossima stagione c'è tempo".
© RIPRODUZIONE RISERVATA