Andrea Mandorlini, ex difensore dell'Inter ed ex allenatore del Verona, intervistato da Tuttosport ha presentato la sfida del Bentegodi in programma domani tra nerazzurri e scaligeri: "Domani purtroppo sarò all'estero, altrimenti mi sarebbe piaciuto andare a vederla. L'Inter è la squadra più forte del campionato e parte ovviamente favorita, ma fare risultato a Verona non è mai semplice. I gialloblù giocano bene e la spinta del Bentegodi si fa sentire".


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Mandorlini: “Scudetto e Champions? Inter, si può. Inzaghi mi ricorda Trapattoni”
L'Inter è la principale candidata a vincere lo scudetto, ma può puntare a conquistare pure la Champions League?
"Per me sì. Come qualità di rosa ed esperienza i nerazzurri hanno tutto per arrivare in fondo anche in Europa, al netto dei soliti due-tre top club stranieri di altissimo livello che restano molto temibili. Già due anni fa, però, l'Inter ha dimostrato di poterla vincere la Champions ed è arrivata a un passo dal battere il Manchester City a Istanbul. Mi sembra che tutto l'ambiente stia approcciando alle gare di coppa con la massima intensità e determinazione; perciò occhio ai nerazzurri. E poi dopo tanti anni sarebbe anche l'ora di riportare la Champions in Italia…".
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Lei ha avuto tanti grandi allenatori: Inzaghi chi le ricorda?
"Lo paragonerei a Trapattoni per la predisposizione alla vittoria, la capacità di entrare nel cuore dei giocatori e creare un ambiente compatto al suo fianco, a partire dalla tifoseria. Giovanni ha vinto tutto e dappertutto, ma Simone sta facendo grandi cose ed è ancora molto giovane come tecnico. L'accostamento ci sta. Se Inzaghi continua così, è sulla buona strada per avvicinarsi ad avere una bacheca come quella del Trap".
Domani a Verona potrebbe giocare Taremi dall'inizio. L'iraniano è ancora a secco in Serie A: si aspettava di più?
"Ho letto le critiche, ma secondo me sono un po' esagerate. Taremi è un attaccante di qualità e le sue doti si sono già intraviste. Purtroppo per lui ha davanti dei campioni come Lautaro e Thuram: ergo diventa difficile giocare al posto di uno dei due, ma a me Mehdi piace molto. Sono convinto che verrà fuori e si ritaglierà uno spazio importante in questa Inter".
A proposito di giocatori sotto esame: Calhanoglu non sta bene, al suo posto in cabina di regia sembra essere favorito Zielinski su Asllani...
"Partiamo dal presupposto che Calha fa la differenza e non è mica semplice sostituirlo. Zielinski, seppur in un ruolo da adattato rispetto alle sue doti naturali da mezzala, ha mostrato buone cose e oggi dà più garanzie a Inzaghi di Asllani, che non sembra ancora pronto per essere leader in quel ruolo".
Non a caso l'Inter per l'estate pensa a Belahyane del Verona: sarebbe l'uomo giusto come vice Calhanoglu?
"L'ho seguito con attenzione e mi piace molto. Belahyane sarebbe certamente un profilo giusto per l'Inter dietro Calha. È pronto per una big. D'altronde la miglior garanzia è Sogliano: Sean difficilmente sbaglia ed è davvero bravo nello scoprire e lanciare talenti sconosciuti".
Torniamo all'Inter: i nerazzurri per la difesa in estate cercheranno di ringiovanire. Su chi punterebbe?
"A parte Acerbi e De Vrij, non è che la difesa interista sia poi così vecchia. Bastoni e Bisseck sono ancora giovanissimi, Pavard è nel pieno della carriera, ma capisco che un grande club voglia programmare il futuro, anche se uno come Acerbi me lo tengo stretto pure a 36 anni. Tra i nomi che leggo in giro mi piace molto quello di Bijol: lo vedo pronto per fare il grande salto. Lo sloveno ha qualità interessanti e ancora margini di crescita. Adesso però l'Inter deve pensare soltanto ad arrivare in fondo a tutte le competizioni, per la prossima stagione c'è tempo".
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