01:29 min

news

Mandorlini: “Scudetto e Champions? Inter, si può. Inzaghi mi ricorda Trapattoni”

Fabio Alampi Redattore 
L'ex difensore nerazzurro e allenatore del Verona presenta la sfida di domani al Bentegodi contro gli scaligeri

Andrea Mandorlini, ex difensore dell'Inter ed ex allenatore del Verona, intervistato da Tuttosport ha presentato la sfida del Bentegodi in programma domani tra nerazzurri e scaligeri: "Domani purtroppo sarò all'estero, altrimenti mi sarebbe piaciuto andare a vederla. L'Inter è la squadra più forte del campionato e parte ovviamente favorita, ma fare risultato a Verona non è mai semplice. I gialloblù giocano bene e la spinta del Bentegodi si fa sentire".

L'Inter è la principale candidata a vincere lo scudetto, ma può puntare a conquistare pure la Champions League?

"Per me sì. Come qualità di rosa ed esperienza i nerazzurri hanno tutto per arrivare in fondo anche in Europa, al netto dei soliti due-tre top club stranieri di altissimo livello che restano molto temibili. Già due anni fa, però, l'Inter ha dimostrato di poterla vincere la Champions ed è arrivata a un passo dal battere il Manchester City a Istanbul. Mi sembra che tutto l'ambiente stia approcciando alle gare di coppa con la massima intensità e determinazione; perciò occhio ai nerazzurri. E poi dopo tanti anni sarebbe anche l'ora di riportare la Champions in Italia…".

Lei ha avuto tanti grandi allenatori: Inzaghi chi le ricorda?

"Lo paragonerei a Trapattoni per la predisposizione alla vittoria, la capacità di entrare nel cuore dei giocatori e creare un ambiente compatto al suo fianco, a partire dalla tifoseria. Giovanni ha vinto tutto e dappertutto, ma Simone sta facendo grandi cose ed è ancora molto giovane come tecnico. L'accostamento ci sta. Se Inzaghi continua così, è sulla buona strada per avvicinarsi ad avere una bacheca come quella del Trap".

Domani a Verona potrebbe giocare Taremi dall'inizio. L'iraniano è ancora a secco in Serie A: si aspettava di più?

"Ho letto le critiche, ma secondo me sono un po' esagerate. Taremi è un attaccante di qualità e le sue doti si sono già intraviste. Purtroppo per lui ha davanti dei campioni come Lautaro e Thuram: ergo diventa difficile giocare al posto di uno dei due, ma a me Mehdi piace molto. Sono convinto che verrà fuori e si ritaglierà uno spazio importante in questa Inter".


A proposito di giocatori sotto esame: Calhanoglu non sta bene, al suo posto in cabina di regia sembra essere favorito Zielinski su Asllani...

"Partiamo dal presupposto che Calha fa la differenza e non è mica semplice sostituirlo. Zielinski, seppur in un ruolo da adattato rispetto alle sue doti naturali da mezzala, ha mostrato buone cose e oggi dà più garanzie a Inzaghi di Asllani, che non sembra ancora pronto per essere leader in quel ruolo".

Non a caso l'Inter per l'estate pensa a Belahyane del Verona: sarebbe l'uomo giusto come vice Calhanoglu?

"L'ho seguito con attenzione e mi piace molto. Belahyane sarebbe certamente un profilo giusto per l'Inter dietro Calha. È pronto per una big. D'altronde la miglior garanzia è Sogliano: Sean difficilmente sbaglia ed è davvero bravo nello scoprire e lanciare talenti sconosciuti".

Torniamo all'Inter: i nerazzurri per la difesa in estate cercheranno di ringiovanire. Su chi punterebbe?

"A parte Acerbi e De Vrij, non è che la difesa interista sia poi così vecchia. Bastoni e Bisseck sono ancora giovanissimi, Pavard è nel pieno della carriera, ma capisco che un grande club voglia programmare il futuro, anche se uno come Acerbi me lo tengo stretto pure a 36 anni. Tra i nomi che leggo in giro mi piace molto quello di Bijol: lo vedo pronto per fare il grande salto. Lo sloveno ha qualità interessanti e ancora margini di crescita. Adesso però l'Inter deve pensare soltanto ad arrivare in fondo a tutte le competizioni, per la prossima stagione c'è tempo".