Prende la parola il presidente Beppe Marotta prima del fischio d’inizio della semifinale d’andata di Coppa Italia tra Milan e Inter. Queste le sue dichiarazioni a Sportmediaset:


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Marotta: “Chiediamo rose più larghe, troppi infortuni per tutti. La risposta per Sala è molto semplice”
"Io sicuramente non parlo di Triplete, l'obiettivo primo era essere protagonisti in campionato, Coppa Italia e Champions, e ci siamo. C'è un primo test stasera e poi ci sarà il ritorno, siamo consapevoli di voler avere un ruolo da protagonisti.
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Il sindaco Sala oggi ha replicato al suo scetticismo chiedendole di pensare a vincere lo scudetto.
“Risposta facile a Sala: il mio scetticismo non era legato al progetto, ma al gap strutturale che c'è tra i nostri club e l’Europa. In Europa sono stati costruiti 150 stadi in 10 anni, in Italia soltanto 2. E infatti il ministro dello Sport sta per nominare un commissario per gli stadi, con molta lungimiranza. Di sicuro non volevo urtare il sindaco. Siccome ha sollecitato l'impegno sportivo, gli dico che noi vogliamo vincere non solo il campionato ma già da stasera fare bene in Coppa Italia".
Preferisce prendere una strada o è molto contento come Inzaghi di essere in corsa su tre fronti?
“Vorrei imboccare tutte le strade, la storia del club dice che dobbiamo essere protagonisti. Non escluderei questa competizione a discapito di un’altra. Oggi ringrazio l’area tecnica perché questo risultato non è frutto della casualità, ma della cultura del lavoro e del senso di appartenenza, valori importanti nel calcio di oggi”.
Quale sarà la direzione viste le tante partite da giocare? Rose profonde o maggiori rotazioni?
“Tutti gli addetti ai lavori stanno valutando la rosa da impostare, tra Fair Play Finanziario e calendario ricco di impegni. Oggi è un calcio di maggiore intensità, con contrasti ad alta velocità e con un numero alto di infortuni muscolari. Il fisico non può reggere tutte queste partite, bisogna usare buonsenso tra club e Federazioni per un calendario più armonizzato. Il calcio oggi è molto più veloce e dinamico. Se aggiungiamo gli infortuni traumatici a quelli muscolari, si può immaginare che le rose dovrebbero essere più ampie rispetto a quelle attuali. Gli impegni sono troppi, se poi mettiamo anche le nazionali, gli infortuni rischiano davvero di essere troppi".
Che effetto le farebbe ritrovare Paratici da avversario al Milan?
“Nessunissimo. Non so cosa farà il Milan, non sono situazioni che mi riguardano. Decideranno loro, al meglio”.
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