Il presidente dell'Inter, Giuseppe Marotta, ai microfoni sdi Skysport, ha parlato del momento da capolista della squadra di Inzaghidopo la vittoria per due a zero contro l'Atalanta. Queste le parole del primo dirigente nerazzurro: «Sicuramente è un momento felice ma con grande e sano realismo, sappiamo che dobbiamo affrontare anche questi due mesi fino alla fine della stagione e poi ci sarà il Mondiale per Club, prosecuzione anche atipica. Abbiamo competizioni in cui siamo presenti da protagonisti e lo vogliamo essere, ce lo dice la storia. Sono meriti che abbiamo da allenatore che si è comportato in maniera eccellente. Ma in generale la squadra, il club, la proprietà, i tifosi: c'è un clima propositivo per potersi aspettare di arrivare al fotofinish nelle migliori condizioni».


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Marotta: “Simbiosi con Inzaghi, tutti presupposti per continuare. Mercato? Bisogna fare…”

-In corsa su tutti i fronti: voi non vi siete mai tirati indietro, come approccia all'argomento del Triplete?
Non parlo di Triplete sicuramente. Ma tutti gli sportivi, dirigenti, allenatori, tifosi, devono essere ambiziosi e nello sport essere ambiziosi e questo ha un valore notevole, ti fa dare di più in ambito motivazionale rispetto alle tue possibilità. Siamo professionisti, preparati a competere fino alla fine, magari anche con chi è più forte. Conta ad esserci al momento giusto. Poi se ci saranno altri più bravi di noi gli faremo i complimenti, ci inchineremo.
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-Si parla anche del rinnovo di Inzaghi...
Facciamo sempre tutto a bocce ferme. Ci sono tutti i presupposti per immaginare che resti con noi. Conta la simbiosi che si è creata tra noi e la società e questi sono presupposti giusti per andare lontano. Con Inzaghi siamo tutti cresciuti, stiamo attraversando un ciclo che ancora on è giunto alla fine. C'è una nuova proprietà, nuova linfa, nuova determinazione, nuovi obiettivi, il progetto stadio che mostra come gli azionisti credono nel progetto e tutti i presupposti per continuare insieme.
-Mantenere alta la competitività: cercare giovani promettenti e mantenere una linea top...
Bisogna essere duttili. In questo momento storico in Italia si modellano le società su un modello di riferimento dell'Europa sportiva. In questo caso l'Italia non è l'Eldorado degli anni novanta. Oggi non c'è la possibilità di spendere e bisogna fare di necessità virtù ed essere bravi a fare una squadra forte e competitiva senza dimenticare la sostenibilità che va sempre raggiunta e sostenuta.
(Fonte: SS24)
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