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“Se hai undici talenti non vinci assolutamente nessuna competizione. L’importanza di uno sport di squadra è mettere insieme, mixare insieme e creare una simbiosi tra giovani e meno giovani. Noi abbiamo creato un equilibrio da questo punto di vista tra giocatori giovani e giocatori di esperienza: il più vecchio sapete è Acerbi che ha 36 anni. L’esperienza non si mette in pratica o si fa vedere solo nel terreno di gioco, ma in quel lavoro oscuro che è lo spogliatoio. Ritengo che abbiamo messo insieme una squadra che ha queste componenti, cioè la dinamicità del giovane, l’entusiasmo del giovane e l’esperienza e la saggezza del meno giovane”.
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