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Milan, Conceicao: “Qui per vincere, non per farmi amici. Finale? Il giorno in meno…”

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Le parole dell'allenatore rossonero ai microfoni di Mediaset dopo la vittoria all'esordio contro la Juventus
Daniele Vitiello Redattore/inviato 

Sergio Conceicao, allenatore del Milan, ha parlato della vittoria di stasera all'esordio sulla panchina che vale la finale di Supercoppa contro l'Inter in programma lunedì sera. Qui le sue parole ai microfoni di Sport Mediaset:

"Il cerchio con i ragazzi alla fine? Ci vuole passione nella vita, sono momenti bellissimi questi. I ragazzi hanno meritato la finale con il secondo tempo fatto. Nel primo tempo ho visto un Milan come nelle ultime settimane, con tanti dubbi nei giocatori. All'intervallo abbiamo parlato, ci siamo guardati negli occhi e loro dovevano capire cosa fare per vincere questa partita. Sono stati veramente coraggiosi nel secondo tempo, è stato diverso dal primo. Non abbiamo vinto ancora niente, dobbiamo prepararci e riposare bene, visto che abbiamo un giorno in meno e questo può essere importante.


Conceicao

Leao? Vediamo se lo recuperiamo. Domani ancora non dovrebbe esserci, vediamo dopodomani. Mio figlio? L'ho incontrato a fine partita, ero contento e lui triste, ma fa parte della vita (sorride, ndr). Morata con un altro attaccante? Questa possibilità c'è, l'abbiamo fatto nel secondo tempo. Alvaro viene tanto in appoggio, le nostre ali non hanno fatto nel primo tempo quello che volevo in quanto a profondità e questo non va bene. In futuro Alvaro comunque può giocare con un altro attaccante.

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Dopo 45' nello spogliatoio non ho dato baci ai giocatori, anzi mi sono arrabbiato perché non vedevo le cose che avevamo preparato e quello mi fa arrabbiare un po'. Sto vivendo questo momento con giocatori umili, ma delle volte manca un po' di cattiveria per arrivare a qualcosina di più e con il tempo arriverà. Non sono molto simpatico, non mi piace dare abbracci ai giocatori.

Sono più le volte che mi arrabbio che il contrario, ma un gruppo ha bisogno di tutto questo. Importante è lavorare bene e avere tante energie positive. Sono felice che il gruppo abbia accettato un allenatore nuovo. Non sono qui per farmi amici, ma per vincere: questo è l'importante. Cosa ci siamo detti all'intervallo? Quello che ci siamo detti rimane nello spogliatoio".