Sergio Conceicao, allenatore del Milan, è intervenuto ai microfoni di Sky Sport per analizzare il pari tra la sua squadra e il Feyenoord nel ritorno dei Playoff di Champions League.


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Milan, Conceicao: “Theo? La faccia della sconfitta è la mia, sono pagato per decidere”
I rossoneri vengono eliminati dalla competizione in virtù della sconfitta per 1-0 al De Kuip di Rotterdam, nell'andata del doppio confronto: festeggia il Feyenoord, che incontrerà una tra Inter e Arsenal agli ottavi di finale.
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“La delusione è grande. Siamo tutti arrabbiati. Dovevamo essere più forti. Abbiamo preparato questa partita per vincerla. Non si vedeva il modo loro di arrivare alla nostra porta. Noi abbiamo sbagliato il secondo gol. Siamo arrabbiati e delusi. Abbiamo colpe anche noi. Dobbiamo pensare al campionato e la Coppa Italia. Dobbiamo essere più forti e lavorare di più. Sia con la Dinamo e oggi abbiamo giocato senza un giocatore. L’espulsione di Theo ha cambiato la partita. L’unico tiro è stato il gol”.
Sull’espulsione di Theo:
“La faccia della sconfitta è la mia. Io ho fatto 6 anni ho fatto 5 volte gli ottavi con il Porto. Non era una situazioni nuove. Ho fatto errori e li facciamo tutti. Anche i giocatori. La faccia dell’eliminazione è di Conceicao, non di Theo Hernandez”.
Sulla sostituzione di Gimenez:
“Sono pagato perché prendere decisioni. Era infortunato e ha giocato rischiando. La squadra era più bassa. Se perdo faccio le valigia e vado a casa”.
Sui cambi da anticipare:
“Cambiare per cambiare non va bene. Io devo capire cosa possono dare in quel momento della partita”.
Le ‘ragazzate’ costano care:
“C’è sicuramente da migliorare, anche su questo. Bisogna avere carattere e capire i momenti. Capisco la pressione di questi club hanno. All’esterno l’ambiente non aiuta i giocatori”.
Su Theo:
“Io lo conosco da tanto, può fare molto di più. Anche il suo allenatore può fare molto di più”.
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