Un secondo, presidente: con la strategia delle videocassette è poi arrivato qualcun altro di noto (e magari sempre d’alto livello)?
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Moratti: “La Roma mi offrì Totti, dissi no! Provai per Iniesta, quando stavo per prendere Messi…”
«Beh, Zamorano. Senza videocassette non l’avrei mai preso. Ci metteva l’anima, un interista dentro. Prima di ogni partita, talmente stava in tensione che vomitava. Ogni volta».
Ince lo vide invece dal vivo? «Sì, sempre con i figli andavamo alle partite del Manchester. Ero perso per Ince. Perso. Doveva diventare un giocatore dell’Inter. Punto. Andai direttamente a casa sua a corteggiarlo».

Dopodiché c’erano i colpi anche grazie alle dritte: «Per Sneijder ringraziai un barista di Forte dei Marmi. Mi fermò per dirmi che con Sneijder avremmo vinto tutto. Aveva ragione. Chiamai Branca, Branca chiamò Mourinho per domandargli se potesse servire Sneijder, Mou disse “Sneijder? Eh magari”, Branca mi richiamò per dire che Mou lo voleva, io presi Sneijder».
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