FC Inter 1908
I migliori video scelti dal nostro canale

news

Mourinho: “Partita perfetta? Inter-Bayern, dopo 1′ si sapeva già chi avrebbe vinto”

Mourinho: “Partita perfetta? Inter-Bayern, dopo 1′ si sapeva già chi avrebbe vinto” - immagine 1
Lo Special One ha rivelato di seguire ancora l'Inter e ha parlato del suo futuro, tra ritorno in Italia e ipotesi nazionale
Alessandro De Felice Redattore 

José Mourinho, ex allenatore dell'Inter e ora al Fenerbahce, ha rilasciato un'intervita ai microfoni del Corriere dello Sport. Ecco una parte delle dichiarazioni dello Special One, che ha affrontato svariati temi tra cui il passato in nerazzurro.

Mourinho: “Partita perfetta? Inter-Bayern, dopo 1′ si sapeva già chi avrebbe vinto”- immagine 2

Qual è stata la tua partita perfetta e perché?

"Uhi, difficile rispondere… Porto-Lazio 4-1, semifinale Uefa 2002-2003? Loro hanno segnato dopo 50 secondi e in seguito non hanno più toccato palla. Inter-Bayern 2-0, dopo un minuto si sapeva già chi avrebbe vinto. Manchester-Tottenham 1-6, e avrebbero potuto essere 7, 8, 9. È altrettanto complicato non trovare una partita perfetta nei miei Chelsea che hanno mangiato la Premier".


Torneresti a lavorare in Italia?

"Certo".

Segui ancora Roma e Inter?

"Non ho più visto giocare la Roma. L’Inter, sì".

Mourinho: “Partita perfetta? Inter-Bayern, dopo 1′ si sapeva già chi avrebbe vinto”- immagine 3

Nel futuro c’è una nazionale?

"Sì. Voglio giocare un Europeo o un M ondiale, unire un Paese intorno alla sua nazionale nello stesso modo in cui sono riuscito tante volte con i club e i tifosi. Voglio farlo per il calcio, per quello che questo sport rappresenta. Sarà incredibile".  

E altri potrebbero esserci. Cosa pensi del Var a chiamata e del tempo effettivo? 

"Sono l’ultimo che può parlare di Var e tempo effettivo. Lasciamo questi argomenti ai fenomeni del calcio. Io sono solo un allenatore e voglio fare solo l’allenatore". 

I fenomeni del calcio? Scusa, chi?

"Gli allenatori bravi che non sanno vincere, gli esperti dei social media e gente che ha potere decisionale ma che sa di calcio come io di fisica dell’atomo. Il calcio è il regno della superficialità e dei luoghi comuni e un’etichetta non si nega a nessuno. Di solito quando la gente parla di me pensa a cosa è successo quindici, dodici, otto o dieci anni fa. È così per la maggior parte dei grandi allenatori che di solito guidano le squadre migliori e hanno le maggiori possibilità di arrivare in finale. Negli ultimi anni ho fatto tre finali, una con il Manchester United e due con la Roma. Guardo a tutto ciò un po’ divertito, e allo stesso tempo con orgoglio perché quando fai questo con un club senza storia in Europa, ti rendi conto che hai realizzato qualcosa di speciale".  

tutte le notizie di