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Partiamo dalla partita di domenica. Al Franchi arriva l’Inter, come la vede?
“Sarà una sfida al vertice. Chi lo avrebbe detto a inizio anno? L’Inter è più abituata a giocare partite in cui tremano le gambe, ma guai a sottovalutare l’entusiasmo dei viola”.
La squadra di Palladino sta facendo benissimo. Ma dove può arrivare?
“La Fiorentina può sognare… dovrà però avere continuità. Non si può pretendere che la squadra le vinca tutte. Quindi ai tifosi dico: sostenete sempre la squadra, senza avere per forza pretese esagerate. La Champions è alla portata, anche se non è facile. Bisogna crederci”.
Si sente ancora molto legato a Firenze e alla Fiorentina?
“La città è unica. La trovo più bella ogni volta che vengo. Sulla squadra stessa cosa, mi sento molto vicino alla squadra e ai tifosi. Resto innamorato del club. Un giorno tornerò da allenatore, me lo sento”.
Chi la sta colpendo di più?
“Credo che la forza sia il gruppo e l’alchimia che si è creata. Ma se devo fare un nome, scelgo Kean. Sta trovando spazio e fiducia, quello che gli era mancato negli ultimi anni a Torino. I meriti sono sicuramente da dividere con l’allenatore e i compagni, in grado di metterlo nelle condizioni di fare tanti gol”.
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