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Eh, però la sua Roma era di una qualità superiore...
"Però il livello del campionato attuale è più basso, oggi è molto più facile giocare in Serie A rispetto a 7 anni fa. Guardi quanto sono ringiovanite le rose, ormai l’aspetto tecnico viene dopo".
Secco: Barella è il miglior giocatore italiano?
"Insieme a Tonali, sì. Vedo l’ex rossonero ancora più determinato, ma Nicolò è tra i migliori".
Dice Messi: Lautaro merita il Pallone d’oro.
"È forte, già il primo anno quando aveva davanti Icardi me ne ero accorto. È tra i più forti per qualità. Ma per vincere quel trofeo devi concorrere con gente come Haaland, Mbappé, Vinicius...prendi quest’ultimo, ha vinto tutto... ecco, secondo me questi vengono prima di Lautaro".
L’Inter è stata il suo errore più grande?
"Arrivassi oggi a Milano, farei tutto diversamente. Eppure andammo in Champions grazie a un gol mio. Poi andò via Spalletti, l’uomo per cui ero andato lì. E la voglia di far bene è venuta un po’ meno".
“Farei tutto diversamente”: a cosa si riferisce?
"All’approccio. Appena arrivato dichiarai che ero contento di essere arrivato all’Inter, ma ancor di più era la tristezza per aver lasciato la Roma. Era la verità, ma non si poteva dire. Fui criticato".
Sabatini ha detto: “Nainggolan è stato forse il centrocampista più forte che ho avuto, però testa di c... notevole”.
"E lui è stato il direttore più competente che abbia mai avuto. Conosce ogni mia stupidaggine, sa tutto di me: quello che non era normale per gli altri, io lo facevo tutti i giorni. Sa come finiva? Mi chiamava nel suo ufficio, fumavamo insieme e mi rimproverava coccolandomi. Questo è Walter Sabatini".
Inchiesta “Doppia curva”: cosa pensa dei contatti tra giocatori e ultras?
"Ma che grande c...ata è? Io ho giocato a Cagliari, conosco tutti gli ultras, ci sono in contatto, quando ero lì andavo a bere insieme a loro. Mi pare ipocrisia: qual è il problema? Chi ha rispetto nei miei confronti, merita il mio rispetto: questo è il mio parametro. Che siano tifosi o altro, non mi interessa".
Lo scudetto lo vince l’Inter o il Napoli?
"L’Inter, è più completa. Il Napoli è lassù, ma alla lunga non so, però Conte sta facendo un gran lavoro".
Il giocatore che più la stuzzica, dentro l’Inter.
"Frattesi. Gioca troppo poco per quello che dimostra. Segna, è aggressivo, importante. Certo, poi c’è un paradosso: se non gioca quasi mai e segna sempre, allora va bene così".
Le dispiace non aver vinto trofei in carriera?
"Non si gioca a calcio per le coppe. Si gioca per essere felice. Ti devi sentire bene prima come uomo, il calciatore viene dopo. La mia vita è più importante del calcio. Fossi andato in una squadra vincente, senza essere sereno, sarebbe stato meglio? No".
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