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«Il Napoli - ha aggiunto - deve stare su certi livelli. Serve tempo e pazienza. Noi stiamo andando oltre le previsioni. Nessuno pensava potessimo essere primi ad un terzo dal campionato. Vuol dire che è stato fatto un ottimo lavoro e che serve continuare. La strada è lunga e difficile».
Le rivali
—«Squadre che fin qui mi hanno impressionato? L’Atalanta, assieme all’Inter, ritengo che abbia molto di più rispetto a tutte le altre e anche a noi. Hanno una rosa consolidata da anni, si sono rinforzati e hanno quasi due squadre. Ritengo che siano le favorite per lo scudetto, poi ci sono le outsider come noi. Il campionato è anomalo finora, vista la classifica molto stretta in alto: mancano i punti del Milan così come la Juventus, torneranno su. Sarà una lotta fino alla fine e speriamo di sorridere tutti assieme», ha aggiunto.
Il calcio moderno
—«Qui a Napoli sto vivendo benissimo, son felice e contento. Cosa mi piace di più? L’accoglienza e la passione dei napoletani è contagiosa, poi sincero sto vivendo una bellissima esperienza e non lo pensavo inizialmente. Sono contento di aver detto sì al presidente e a Conte, mi auguro che l’esperienza possa andare avanti ancora meglio, mi piacerebbe lasciare una traccia importante», ha dichiarato Oriali.
«Il calcio moderno non mi piace tanto, ci sono troppe partite ed interessi: il mio era totalmente diverso, ma c’erano le tv in bianco e nero e non si possono fare paragoni. Però è un calcio che corre un po’ troppo. Ogni giorno c’è una partita, non c’è mai una tregua e con tutti questi impegni ci sono tanti infortuni. Capisco le esigenze di club e società che hanno interessi economici, ma i ragazzi sono uomini e non macchine o robot. Non dico che serve tornare indietro, ma una via di mezzo sì. Così il calcio non mi piace". Infine l'Europeo vinto con Mancini. "Ricordo al termine dei rigori decisivi l’abbraccio tra me, Gianluca Vialli e Roberto Mancini. Quell’immagine mi accompagnerà sempre», ha concluso.
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