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Oriali: “Inter e Atalanta mi hanno impressionato. Napoli outsider. Con Conte…”

Eva A. Provenzano Caporedattore 
Le parole del team manager del Napoli nonché ex giocatore e dirigente nerazzurro sul lavoro al club azzurro assieme al tecnico

A Radio Crc, l'ex giocatore e dirigente dell'Inter Lele Oriali ha parlato del Napoli e del suo rapporto con Conte con cui di recente ha vinto uno scudetto anche in nerazzurro da team manager. «Io e Conte ci siamo capiti fin da subito, ci siamo visti e incontrati quando è stato scelto come CT della Nazionale e c'era bisogno di un cambio per il ruolo di team manager con Riva che stava per lasciare. Mi aveva chiamato il presidente Tavecchio e io chiesi di vedere l'allenatore per capire se andassi bene per quel ruolo. Io ho vissuto all’Inter e lui alla Juventus: organizzato l’incontro, ci trovammo subito a Milano in un ristorante. Dopo cinque minuti ci siamo capiti al volo, siamo stati due uomini di fatica, il nostro ruolo era simile e ci siamo subito ‘sposati’. Da allora siamo andati di pari passo con varie esperienze, anche all’Inter facendo bene», ha sottolineato sul suo rapporto con il tecnico del Napoli con cui lavora tuttora.

Gli obiettivi

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Sugli obiettivi della squadra partenopea, Oriali ha detto: «L'idea, da quando siamo arrivati, è quella di ripartire. Ed è stato scelto conte che in quanto a ricostruzioni è il numero uno. Anche all’Inter anni fa arrivammo in una situazione da rimettere in piedi, erano tanti anni che non vincevano nulla. In queste situazioni in cui ci sono difficoltà, Conte si esprime al meglio, lo intrigano e così ha accettato il Napoli. Mi chiamò e mi disse che era una situazione dove c’era molto da fare, un progetto a medio-lungo termine per riportare il Napoli dove gli compete. Queste cose intrigano anche me». 

«Il Napoli - ha aggiunto - deve stare su certi livelli. Serve tempo e pazienza. Noi stiamo andando oltre le previsioni. Nessuno pensava potessimo essere primi ad un terzo dal campionato. Vuol dire che è stato fatto un ottimo lavoro e che serve continuare. La strada è lunga e difficile». 

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Le rivali

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 «Squadre che fin qui mi hanno impressionato? L’Atalanta, assieme all’Inter, ritengo che abbia molto di più rispetto a tutte le altre e anche a noi. Hanno una rosa consolidata da anni, si sono rinforzati e hanno quasi due squadre. Ritengo che siano le favorite per lo scudetto, poi ci sono le outsider come noi. Il campionato è anomalo finora, vista la classifica molto stretta in alto: mancano i punti del Milan così come la Juventus, torneranno su. Sarà una lotta fino alla fine e speriamo di sorridere tutti assieme», ha aggiunto.


Il calcio moderno

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«Qui a Napoli sto vivendo benissimo, son felice e contento. Cosa mi piace di più? L’accoglienza e la passione dei napoletani è contagiosa, poi sincero sto vivendo una bellissima esperienza e non lo pensavo inizialmente. Sono contento di aver detto sì al presidente e a Conte, mi auguro che l’esperienza possa andare avanti ancora meglio, mi piacerebbe lasciare una traccia importante», ha dichiarato Oriali.

«Il calcio moderno non mi piace tanto, ci sono troppe partite ed interessi: il mio era totalmente diverso, ma c’erano le tv in bianco e nero e non si possono fare paragoni. Però è un calcio che corre un po’ troppo. Ogni giorno c’è una partita, non c’è mai una tregua e con tutti questi impegni ci sono tanti infortuni. Capisco le esigenze di club e società che hanno interessi economici, ma i ragazzi sono uomini e non macchine o robot. Non dico che serve tornare indietro, ma una via di mezzo sì. Così il calcio non mi piace". Infine l'Europeo vinto con Mancini. "Ricordo al termine dei rigori decisivi l’abbraccio tra me, Gianluca Vialli e Roberto Mancini. Quell’immagine mi accompagnerà sempre», ha concluso.