"Volevo essere il migliore, sono sempre stato così: ho capito che qui all'Inter potevo crescere e che allenandomi sarei arrivato in alto, anche se non immaginavo di vincere così tanto. Ci vuole anche fortuna. Ho aspettato il mio momento, quando è arrivato ho dato il massimo: avevo la testa giusta, ho sempre dato tutto anche quando giocavo due minuti. Come a Monaco, ti ricordi? Ho ancora in testa il tuo salvataggio (di Ranocchia, ndr) sulla linea, tanta roba! Avevamo creato tantissimo, poi però loro erano forti, qualcosa dovevi concedere: al 90' quando ho visto Eto'o in area ho capito che mi avrebbe passato il pallone, ho fatto quell'ultima corsa ma avevo crampi dappertutto! La gente mi parla più di quella partita che della finale di Champions".
news
Il tuo commento verrà moderato a breve.
Puoi votare una sola volta un commento e non puoi votare i tuoi commenti.