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Come sta valutando l’esperienza della seconda squadra?
«Positivissima! È il perfetto collante fra il settore giovanile e la prima squadra. Ci permette di dare ai giovani l’opportunità di misurarsi in un campionato molto competitivo e difficile come la Serie C e valutarli meglio in ottica prima squadra».
Dovrebbero esserci più seconde squadre in Italia?
«L’importante è che si presti attenzione ai giovani».
Il campionato continuerà a essere così combattuto fino alla fine coinvolgendo più di due squadre o fra poco partirà la “fuga giusta” come nel ciclismo?
«Io dico che continuerà a essere combattuto fino alla fine e resterà un gruppo abbastanza nutrito di contendenti. Al momento nessuno sembra pronto ad andare in fuga».
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