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"L'Inter? Arrivai dopo il Triplete, neppure me lo sono goduto... (sorride, ndr). Trovai compagni straordinari che mi fecero sentire subito in famiglia, a cominciare da Milito. Gli avversari più tosti da marcare? Ibrahimovic e Higuain. Ma Miccoli è quello che mi fece ammattire il primo febbraio del 2012: Inter-Palermo 4-4, lui fece tripletta. Per me una serata da incubi. I compagni all'Inter? Handanovic il più serio, un esempio per tutti. Brozovic il più divertente, un mattacchione. Uno con cui ho avuto prolemi? C'è ma non si dice (altra risata). Gasperini? L'ho avuto per poco, ma quando eravamo al Genoa mi disse di marcare Sneijder anche se fosse uscito per andare in bagno. Il Mancio resta nella storia, per Spalletti il discorso è diverso: diciamo che in questo ciclo vincente dell'Inter lui ha scavato la buca, Conte ha messo i primi mattoni e Inzaghi ha finito di costruire il palazzo che oggi è sotto gli occhi di tutti.
Il mio modello? Ero estasiato da Nesta. Non riuscii ad incontrarlo quando ero ad Arezzo, l'ho affrontato col Bari a San Siro. Con gli occhi seguivo ogni suo movimento, per me è stato il più bravo di tutti. Scudetto? Lotta fra Inter, Napoli e Atalanta. La Juventus per ora è solo un progetto".
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