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Intervenuto ai microfoni de Il Mattino, Alessandro Renica, ex calciatore, ha parlato così della corsa scudetto tra il Napoli di Antonio Conte e l'Inter di Simone Inzaghi.
Da dove deve ripartire la squadra di Conte?
«Dal blocco Napoli. Dai giocatori impegnati con le rispettive nazionali che sono in grande forma: penso a Di Lorenzo, Raspadori, Politano, ma anche Lukaku e McTominay. Le loro prestazioni fanno capire perché il Napoli sta lottando per lo scudetto a dispetto di chi continua a parlarne come qualcosa di straordinario: a me è sembrata un'esagerazione».
Si riferisce a Conte?
«Conte ha allenato benissimo la squadra, l'ha messa bene in campo ed ha fatto tutto quello che doveva fare grazie anche ad Oriali. Però mi è sembrato anche che si sia sminuito un po' il valore dei giocatori. Il Napoli è in piena corsa perché è forte. Ci sono mille motivi perché gli azzurri siano ancora candidati al tricolore».
Uno su tutti?
«Che ha sempre il vantaggio di giocare una sola competizione. Dirò di più...».
Dica pure.
«Faccio il tifo per l'Inter in Champions perché se riuscisse ad eliminare il Bayern avrebbe altre due partite di grande livello che potrebbero distrarla totalmente ed il Napoli potrebbe approfittarne. Sperano che stavolta ci riesca e non si divori altri match point».
Quali?
«Penso ai punti persi all'ultimo minuto all'Olimpico con le due romane. Se vincevi con la Roma andavi in paradiso. Idem con la Lazio. Avresti avuto un'altra classifica. Dopo quei due pareggi è subentrata un po' di paura ed è arrivato anche qualche infortunio di troppo. Per non parlare poi della perdita di Kvara a gennaio».
Domenica al Maradona c'è il Milan.
«Partita delicata e difficile: i rossoneri si giocano le ultime chance per entrare in Europa e hanno comunque una rosa competitiva. Ma troveranno un Napoli in grande forma. A livello mentale, gli azzurri sono più forti del Milan».
Anche più forti dell'Inter?
«Lo potranno diventare. Perché sebbene i nerazzurri hanno una rosa competitiva, hanno anche tantissimi impegni ed il recupero degli infortuni resta sempre un'incognita».
Più difficile rincorrere o fare la lepre. La squadra di Inzaghi può avvertire il fiato sul collo?
«Possibile, ma l'Inter ha un gruppo solido che è abituato a queste pressioni. C'è un ambiente che è abituato a vincere. Per la squadra di Inzaghi insomma la pressione non è un problema. Lo è stata per il Napoli, complice anche un po' di sfortuna e qualche infortunio di troppo».
Tutto pregiudicato?
«Certo che no. Io vedo meglio il Napoli dell'Inter. Poi naturalmente deve parlare il campo. Ma i giocatori azzurri sono dominanti: significa che la squadra ha qualità e sta bene fisicamente. E poi c'è Conte che è abituato a tenere tutti sul pezzo: vincere aiuta a vincere».
Ed oggi chi merita lo scudetto?
«È giusto che se la giochino Inter e Napoli: lo meritano entrambe».
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