Ospite di "1 Football Club" su 1 Station Radio, Francesco Repice, noto radiocronista di Radio Rai, ha fatto alcune considerazioni sulla prestazione dell'Italia contro la Germania, ma anche sulla lotta scudetto. Ecco le sue dichiarazioni:


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Repice: “Scudetto? Il Napoli se la sta giocando con una squadra fortissima. L’Italia…”
Ieri l'Italia ha disputato una buona partita, offrendo una prestazione convincente. Tuttavia, manca ancora quel dettaglio, quel particolare decisivo. Secondo lei, è il gol a fare la differenza? Come si può risolvere questo problema, considerando anche la sfida di domenica?
—"Sì, sinceramente credo che l'Italia, nelle ultime due partite giocate a San Siro contro due tra le nazionali più forti al mondo, la Francia e la Germania, abbia dimostrato il suo valore attuale. In questo momento è una squadra così. Ho fatto alcuni confronti con le nazionali che hanno affrontato la Germania negli anni passati e, obiettivamente, la differenza è evidente. Ieri sera mancavano Dimarco e altri giocatori per alcuni problemi fisici, così come era assente Retegui. Dall'altra parte, però, anche la Germania aveva defezioni importanti, giocatori di grandissimo valore. Questo dimostra che oggi possiamo offrire una buona prestazione, ma competere per vincere contro queste nazionali non è ancora alla nostra portata. Le cose possono cambiare da qui a un anno o in vista del Mondiale 2026, che speriamo di disputare. Tuttavia, ad oggi, la situazione è questa".
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Quante possibilità ha il Napoli di inseguire ancora il sogno scudetto?
—"Mi sembra che il Napoli si stia giocando lo scudetto con una squadra fortissima come l’Inter. L’anno scorso la situazione era diversa, ma oggi la classifica parla chiaro, nella piazza ci sono un po’ troppe polemiche, e queste hanno senso quando costruisci una squadra per vincere e invece ti ritrovi a dover affrontare difficoltà enormi. Oppure quando pensi di poter lottare per un piazzamento europeo e invece sei nelle ultime posizioni. Ma se sei secondo in classifica per tutta la stagione, dopo quello che è successo lo scorso anno, non riesco a capire di cosa ci si lamenti. Probabilmente anche noi giornalisti stiamo importando un modello di informazione sbagliato, dove se non vinci con 12 punti di vantaggio sulla seconda e non stravinci anche in Champions League, allora è un fallimento. Ma non è così che funziona il calcio".
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