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Tra la possibilità dell'introduzione del VAR a chiamata e quella del tempo effettivo, Roberto Rosetti, a capo della divisione arbitrale della Uefa, ha parlato così in un'intervista a La Stampa:
«Spegnere la Var è impensabile».
«Immaginiamoci cosa sarebbe il calcio se cancellassimo tutto quello che è stato fatto negli ultimi anni. Il caos».
«Il gioco del calcio è sacro, fluidità, ritmo, vive di dinamiche e imprevedibilità, di interpretazioni soggettive delle regole. Nelle Competizioni europee abbiamo un intervento Var ogni tre partite, ogni possibile situazione arbitrale viene analizzata (quest'anno in 660 partite con il Var, 3020 check, 214 interventi Var). Vi faccio una domanda: se agli allenatori o ai capitani venisse concessa la possibilità di chiamare l'intervento Var due volte a partita, siamo sicuri che la fluidità del gioco stesso non verrebbe intaccata? E se ci fosse un errore evidente a challenge terminati?».
«Potrebbe accadere, per spezzare l'inerzia di una gara e il ritmo dell'avversario o altro. Potrebbe generare più equivoci che chiarezza».
«Su questo aspetto credo che siamo lontani da una possibile introduzione: il tempo effettivo non si sposa con i tempi del calcio».
(Fonte: La Stampa)
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