In una lunga intervista al Corriere della Sera, Walter Sabatini, ex dirigente tra le altre dell'Inter, ha parlato anche di Roma e di due ex nerazzurri come Maicon e Nainggolan:
![](https://components2.gazzettaobjects.it/rcs_gaz_gazzanet-layout/v1/gazzetta-common/assets/img/ext/logos/icon-gn-video-overlay.png?v=c9442717b705522291f9efd4d5faf7b4)
![](https://images2-gazzanet.gazzettaobjects.it/q9cD-J22_caIgXtH61VbB3j-vyU=/712x402/smart/www.fcinter1908.it/assets/uploads/202410/4e158553a2b6a200360fa718c33ebf36-scaled.jpg)
news
Sabatini: “In Totti c’è egoismo. Nainggolan testa di c…o notevole, con lui e Maicon…”
Momenti assurdi con i suoi calciatori ne ha vissuti?
—«Tanti. Ho preso una persona per recuperarne un paio alle 3 del mattino in giro per Roma: il mattino dopo, a Trigoria, lui doveva intercettarli, portarli in uno spogliatoio a parte, fargli fare una doccia e bere un caffè. Capitava sempre con Maicon e Nainggolan, forse il centrocampista più forte che ho avuto, però testa di c. notevole: aveva l’obbligo di chiamarmi all’una di notte, ma mi prendeva in giro alla grande. Però non ha mai saltato un allenamento o una partita».
LEGGI ANCHE
In Totti ha visto più solitudine o egoismo?
—«In lui non poteva non esserci egoismo, perché la vita lo ha condotto su quel sentiero e ce lo ha lasciato. E lui non ha avuto la forza intellettuale di liberarsi da una certa condizione. Non è mai riuscito a ragionare con il “noi”, ma sempre con l’io. La verità è che non gli hanno permesso di vivere: a Roma è stato un prigioniero, già a 17 anni non poteva uscire di casa. Per tutta la vita è stato il Capitano, l’Intoccabile. L’isteria che ho visto verso di lui è irriferibile e lui l’ha pagata con la solitudine. Ancora oggi è un ragazzo solo, tant’è che le cose che ha cercato di fare non è riuscito a farle».
(Fonte: Corriere della Sera)
© RIPRODUZIONE RISERVATA