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Un giocatore che la sta sorprendendo?
«Retegui. È capocannoniere del campionato. Arrivato all’ultimo momento, dopo l’infortunio di Scamacca, si è subito integrato. È sempre inserito bene nel gioco, segna in tutti i modi e i compagni lo servono. Ma il vero uomo decisivo dell’Atalanta è un altro».
Chi?
«Gasperini. Lui è un autentico maestro. Insegna calcio, aiuta i giocatori a crescere, li stimola, li allena tantissimo e da ognuno di loro ottiene il massimo. È uno stratega, fa applicare un calcio internazionale alla sua squadra e con le sue mosse, penso all’uno-contro-uno in ogni zona del campo, ha dato coraggio».
Quali sono gli ostacoli?
«Il primo: la mancanza di esperienza. È abituata a stare nelle parti alte della classifica, ma non proprio al vertice. A volte, stare lassù può essere logorante. Il secondo è rappresentato dal doppio impegno: giocare campionato e Champions è complicato. Serve un gruppo solido e servono ottimi ricambi. Ma ho fiducia in Gasperini, tanta. E poi l’Atalanta che vince il titolo sarebbe una gioia per tutti, perché diverte e possiede il gusto per il gioco»
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