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Meritato il successo del Milan?
«Sì. La sfida è stata equilibrata, però i rossoneri ci hanno messo quel pizzico di cattiveria in più».
La chiave della vittoria?
«L’ingresso di Leao. Il portoghese ha fatto cose impressionanti, ha letteralmente spaccato la partita. E a vederlo in queste condizioni mi fa venire ancora più rabbia, dico la verità. Ha qualità incredibili, sia fisiche sia tecniche, eppure non sempre riesce ad esprimerle. Mi auguro che abbia quella continuità di rendimento necessaria per arrivare ad altissimi livelli».
Il giudizio su Sergio Conceiçao non può che essere positivo: due partite, due rimonte, due vittorie.
«Ecco, metterei l’accento su questo aspetto: per due volte il Milan è andato sotto e per due volte ha trovato la forza morale e le energie fisiche per ribaltare la storia. Se non hai qualità caratteriali, non riesci a compiere imprese simili. Ciò significa che l’allenatore, appena arrivato, ha saputo toccare le corde giuste. Lo dico con chiarezza: Conceiçao ha dimostrato di essere un signor allenatore. In queste due partite chi capisce di calcio ha notato la sua competenza, in fatto di tattica e di strategia: Sergio ha idee forti e limpide. E con le sostituzioni, tutte in chiave offensiva, ha dato coraggio a tutta la squadra».
Deluso dall’Inter?
«Sinceramente sì. Sul 2-0 una squadra forte ed esperta come quella nerazzurra deve mettere la partita in banca e nascondere il pallone all’avversario. Non ci è riuscita forse perché ha patito troppo la veemente reazione milanista. E, a livello tattico, l’Inter non è stata capace di trovare il modo di arginare Leao: si poteva pensare a un raddoppio di marcatura, a un centrocampista che aiutasse il settore arretrato. Ho visto una squadra troppo passiva».
Questa sconfitta rischia di pregiudicare il resto della stagione?
«Spero di no, perché a mio avviso l’Inter resta la squadra più completa della Serie A. Ha la possibilità di vincere lo scudetto e di lottare fino in fondo per la Champions. Certo, questa sconfitta va gestita, soprattutto dal punto di vista psicologico, con intelligenza. Ma sono sicuro che i dirigenti nerazzurri, il presidente Marotta in testa, e l’allenatore aiuteranno i giocatori a superare questo brutto momento».
Che cosa si aspettava dall’Inter sul 2-0?
«Che diventasse totalmente padrona del campo. Ha concesso troppi spazi al Milan e negli spazi Leao e i suoi compagni si sono esaltati».
Per i rossoneri è davvero l’istante della svolta?
«Credo che questa vittoria, che probabilmente nessuno si aspettava, possa dare una grande spinta a tutto l’ambiente. Conceiçao è bravo e sa bene che il suo lavoro è soltanto all’inizio: la fase difensiva, tanto per fare un esempio, va assolutamente migliorata, perché il secondo gol dell’Inter non si può subire... Però ora ci sono i presupposti per fare bene: in Italia l’obiettivo deve essere quello di entrare in zona Champions. Se il Milan è questo, ce la può fare. E se Leao continua a giocare a questi livelli, allora anche in Europa ci sarà da divertirsi».
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