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Deluso dall’Inter?
«Sinceramente sì. Sul 2-0 una squadra forte ed esperta come quella nerazzurra deve mettere la partita in banca e nascondere il pallone all’avversario. Non ci è riuscita forse perché ha patito troppo la veemente reazione milanista. E, a livello tattico, l’Inter non è stata capace di trovare il modo di arginare Leao: si poteva pensare a un raddoppio di marcatura, a un centrocampista che aiutasse il settore arretrato. Ho visto una squadra troppo passiva».
Questa sconfitta rischia di pregiudicare il resto della stagione?
«Spero di no, perché a mio avviso l’Inter resta la squadra più completa della Serie A. Ha la possibilità di vincere lo scudetto e di lottare fino in fondo per la Champions. Certo, questa sconfitta va gestita, soprattutto dal punto di vista psicologico, con intelligenza. Ma sono sicuro che i dirigenti nerazzurri, il presidente Marotta in testa, e l’allenatore aiuteranno i giocatori a superare questo brutto momento».
Che cosa si aspettava dall’Inter sul 2-0?
«Che diventasse totalmente padrona del campo. Ha concesso troppi spazi al Milan e negli spazi Leao e i suoi compagni si sono esaltati».
Per i rossoneri è davvero l’istante della svolta?
«Credo che questa vittoria, che probabilmente nessuno si aspettava, possa dare una grande spinta a tutto l’ambiente. Conceiçao è bravo e sa bene che il suo lavoro è soltanto all’inizio: la fase difensiva, tanto per fare un esempio, va assolutamente migliorata, perché il secondo gol dell’Inter non si può subire... Però ora ci sono i presupposti per fare bene: in Italia l’obiettivo deve essere quello di entrare in zona Champions. Se il Milan è questo, ce la può fare. E se Leao continua a giocare a questi livelli, allora anche in Europa ci sarà da divertirsi».
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