Quello che mi ha impressionato della sfida di San Siro è stata la serietà che l’Inter ha messo sul campo. Mi spiego: di solito in Coppa Italia si risparmiano le energie, non si rischia, i giocatori tendono a non forzare. E invece no, i ragazzi di Inzaghi hanno spinto sull’acceleratore fin dall’inizio e hanno affrontato l’impegno come se si trattasse di una gara di campionato. Significa che, alla base, ci sono importanti valori morali. Altro dettaglio notevole: c’erano nove elementi nuovi rispetto alla formazione titolare. Alzi la mano chi se n’è accorto. La realtà è che questa squadra si muove ormai a memoria, ha assorbito e metabolizzato i concetti tattici che l’allenatore ha trasmesso, in campo non fa altro che applicare la lezione. Questa qualità viene messa in evidenza in campionato, in Champions League e in Coppa Italia: chiaro che non sia un caso, ma una tendenza. Il lavoro di Inzaghi, che dura da diversi anni, è in continua evoluzione: a ogni stagione il tecnico aggiunge qualcosa, un piccolo dettaglio, una trovata tattica, e ottiene ciò che desidera".
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