Lionel Scaloni, CT dell'Argentina, ha rilasciato un'ampia intervista a La Gazzetta dello Sport parlando anche di Juve-Inter, partendo però dalla parata di Martinez su Kolo Muani nella finale dei Mondiali del 2022:
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Scaloni: “Lautaro simbolo, in pochi al mondo come lui. Scudetto? Tra Inter e Napoli…”
«Beh, quello è diventato uno dei momenti più iconici e importanti nella storia della nazionale argentina, e di conseguenza, in quanto ct, della mia vita. Ma si tratta di una sensazione posteriore: del momento della parata del Dibu a Kolo Muani io non ho ricordi “live”, probabilmente per la tensione. Poi sì, dopo è diventato un classico e lo sarà per sempre».
Domenica Lautaro e Kolo Muani si ritrovano a Torino. Ci sarà?
«Sì, ho grande curiosità e voglia di vedermi una delle partite più importanti della stagione italiana, una sfida arricchita dal duello a distanza tra due dei migliori attaccanti del mondo. Lautaro sta benissimo, è in uno stato d’animo perfetto, nel 2025 sta segnando tanti gol, e Kolo Muani è l’acquisto dell’inverno, è appena arrivato e non poteva iniziare meglio. Sarà un gran match».

Torniamo su Lautaro. In autunno ha attraversato un momento di difficoltà, segnava meno per i suoi standard, per caso si è preoccupato?
«No mai. E sa perché?».
Prego.
«Perché Lautaro è un giocatore totale, non è semplicemente un attaccante il cui valore si misura con i gol che segna. È un calciatore che fa giocare la squadra, e la cosa vale ancor di più in questa Inter di Inzaghi: si abbassa per far salire i centrocampisti e dialogare con loro, i suoi movimenti non sono mai casuali e sono sempre positivi per la squadra. La sua intelligenza tattica lo rende molto più di un semplice attaccante. È un giocatore che c’è sempre, che segni o no è vitale e fondamentale nel funzionamento della sua formazione. Per questo non mi sono mai preoccupato. E poi anche perché lo conosco e lo apprezzo come un figlio».
Dove lo mette nel ranking dei grandi attaccanti del momento?
«Diciamo che nel mondo oggi ci sono pochissimi attaccanti come lui. Ma proprio pochi pochi eh?».
Ed è anche il capitano dell’Inter.
«Chiaro, perché è il giocatore simbolo dell’Inter, la fascia ha un grandissimo valore ma in generale Lautaro è largamente il giocatore più riconosciuto tra i nerazzurri, oltre ad essere campione del mondo. È un prestigio che si è guadagnato disputando grandissime stagioni nelle quali ha mostrato sempre una regolarità mostruosa, cosa molto molto difficile per un attaccante in un campionato come la Serie A».
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