Passiamo dall’altra parte. Sorpreso dalle difficoltà della Juventus? Tanti pareggi, quinto posto a -12 dal Napoli...
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Scaloni: “Lautaro simbolo, in pochi al mondo come lui. Scudetto? Tra Inter e Napoli…”
«No, per niente. Mi spiego: la Juve è una squadra che sta tornando ad essere ciò che era, si sta ristrutturando dopo aver subito tanti cambi a tutti i livelli: club, staff tecnico, giocatori. Nel passato recente ha costruito squadre storiche e ora attraversa un momento che io ritengo necessario: un cambio importante che prima o poi tocca a ogni squadra, e la cosa più importante è che è lì. Ovviamente quest’anno non può lottare per il titolo, ma per un posto in Champions sì. Non è così in basso in classifica, ha la possibilità di avanzare in Europa, l’importante è che continui sulla strada del ritorno a ciò che era: se non la squadra più grande d’Italia una delle più grandi».
Attorno alla Juventus manca pazienza?
«È normale nelle grandi squadre, però è evidente che la Juve sta attraversando un momento di ristrutturazione, con tanti giocatori nuovi e tanti giocatori giovani. Ripeto, non stanno andando male considerando i grandi cambi effettuati. Mi aspetto che d’ora in avanti la Juve recuperi il terreno perso».
Tra l’altro si è passati da Max Allegri a Thiago Motta, due modi molto diversi di vedere il calcio.
«Sì, ma non è solo un tema di cambio di gioco e di allenatori. Non ricordo con precisione quanti uomini nuovi siano arrivati nella rosa bianconera tra estate e inverno, ma sono sicuro che sono più di 10. Tantissimi. Anche se l’allenatore fosse rimasto lo stesso il cambio sarebbe stato ugualmente grande. Bisogna dare tempo a Motta».

Anche perché i cambi sono ancora in corso: Kolo Muani è appena arrivato...
«Esatto. Ed è un super acquisto, un giocatore conosciuto, importante, uno che può giocare in posizioni differenti, non solo come nueve ma anche in fascia o dietro una punta. E per quello che ho sentito, Motta cercava un giocatore così. I lavori sono in corso».
E Nico Gonzalez?
«Un giocatore importante. Con noi se sta bene verrà sempre perché ci dà qualcosa in più di ciò che abbiamo: profondità, dribbling, calci piazzati. È uno dei giocatori importanti della nostra nazionale. Si è fatto male, è tornato e ora sta giocando e penso che in futuro farà parte del gruppo dei giocatori importanti anche nella Juve».
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