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Un giudizio che ha suscitato l'ira di Beppe Marotta, che ha replicato prima di Inter-Como: "Sono affermazioni fuori luogo, inopportune e poco rispettose. Ha fatto confusione: è vero che negli anni passati il nostro azionista di maggioranza ha attraversato momenti di difficoltà finanziaria ed è stato affiancato da Oaktree due anni fa. Noi abbiamo tracciato le linee guida e ricordo che la gestione dell'Inter è cosa completamente diverse: noi rispondiamo alle licenze nazionali, molto rigide nel rispetto dei criteri economico-finanziari, e del fair play finanziario. Siamo passati da -246 milioni a -36, vincendo lo scudetto, la Supercoppa e abbiamo conquistato la seconda stella e siamo l'unica squadra di Milano che ce l'ha"
Scaroni vuole spegnere ogni polemica
—"Cardinale, da uomo di sport e non solo businessman, faceva riferimento alla passata proprietà dell’Inter e non certo al club nerazzurro. Sul campo ci affrontiamo e vogliamo batterci, come nell'ultimo derby, magari a volte ci prendiamo in giro bonariamente, ma è evidente che fuori c’è stima e c’è una collaborazione leale con l’Inter.
Figuriamoci se possiamo non avere rispetto: condividiamo lo stadio da sempre e assieme stiamo lavorando per costruirne uno nuovo. Milano è poi una realtà sui generis in cui i tifosi per fortuna possono andare a vedere il derby mischiandosi assieme, in un clima sereno", le parole di Scaroni al Corriere della Sera.
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