Intervistato da Tuttosport, Aldo Serena analizza le squadre protagoniste in Champions League. l'ex attaccante apprezza il nuovo format: "A me personalmente è piaciuta, quindi la promuovo. Doveva dare imprevedibilità e direi che l’ha data, visto che domani sera molti piazzamenti saranno ancora da stabilire. Detto questo, non c’è un percorso paritario, nel senso che dalla fortuna nel sorteggio e dal calendario, passano molti aspetti. Se nelle prime quattro partite si incrociano avversari forti, poi diventa tutto in salita. E viceversa. La casualità gioca una parte in questa Champions".
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Serena: “L’Inter è matura, sa navigare in Champions, sa quello che vuole. La finale…”
I nerazzurri sono a un passo dalla qualificazione fra le prime otto. Possono davvero puntare alla vittoria finale?
—"Penso proprio di sì. Per lo meno la finale può essere un obiettivo alla portata perché tolte Liverpool e Barcellona è stata la migliore del torneo. La squadra di Inzaghi, grazie alla finale raggiunta nel 2023 e lo scudetto della scorsa stagione, ha ormai raggiunto uno status da grande in Europa. L’Inter è matura, sa navigare in Champions, sa quello che vuole".
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Il Milan.
—"Quella dei rossoneri è una stagione con luci e ombre, però in Champions ha fatto un percorso opposto rispetto al campionato. Dopo una partenza drammatica, anche per il calendario, ha recuperato alla grande e l’acuto di Madrid è stato la svolta perché la squadra, anche se c’era ancora Fonseca, ha capito i suoi valori che tecnicamente sono alti, anche se spesso non li dimostra. Adesso con Conceiçao, uno stimolatore, penso che il Milan abbia trovato l’allenatore giusto, uno che per altro conosce bene la Champions".
Infine la Juventus.
—"Alla squadra di Thiago Motta sono mancate continuità nei 90 minuti e verticalità nel gioco. Troppo lento il possesso orizzontale e pochi gli acuti sugli esterni dove c’è comunque qualità. Agli attaccanti della Juve non arrivano mai palloni con i tempi giusti. Sicuramente l’allenatore ha bisogno di un centravanti più congeniale alle sue idee e vedremo come andrà Kolo Muani, però continuo a stimare molto Vlahovic, andrebbe aiutato di più".
La partita più bella di domani sera, però, sarà quella con la quinta italiana: Barcellona-Atalanta.
—"Mi aspetto una gara pirotecnica. Il Barcellona, diverso da quello classico, più verticale e con meno possesso palla, concede tanto dietro, però davanti ha qualità, tira molto in porta. L’Atalanta non è da meno e con Retegui ha trovato la ciliegina sulla torta, il giocatore che finalizza la mole di gioco che la squadra di Gasperini sa creare".
(Tuttosport)
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