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Stasera la Lazio dovrà far a meno di Castellanos: quanto pesa quest’assenza?
«Parecchio. Il Taty può diventare un attaccante importante. Fa reparto da solo, vede la porta ma sa giocare pure coi compagni».
A proposito di punte: nell’Inter Lautaro sta un po’ faticando.
«Tutta colpa della Copa América: è tornato stanco dopo aver trascinato l’Argentina alla vittoria, ma il Toro non si discute. Lautaro resta un campione. Lo definisco un giocatore classe A; perché sa far tutto. È un goleador, ma fa pure un lavoro incredibile per la squadra. È normale essere stanchi, quando si giocano 100 partite all’anno: Lautaro non riposa mai. Avrebbe solo bisogno di tirar il fiato e poi sono sicuro tornerà a essere brillante come sempre».
Intanto a trascinare l’Inter ci pensa Thuram…
«Il francese sta facendo benissimo. Quest’anno è devastante: lui e Lautaro formano la coppia-gol più forte del campionato. Sono micidiali».
I nerazzurri sembrano preferire la Champions allo scudetto: fanno bene?
«L’Inter è fortissima e può aprire un ciclo. Non deve scegliere cosa vincere, ma puntare a prendersi tutto. Per me può fare l’accoppiata campionato-Champions, anche perché la nuova formula europea farà saltare qualche big in anticipo...».
Qual è il loro punto di forza?
«Il centrocampo. Hanno grandi campioni come Barella, Calhanoglu e Mkhitharyan, che, oltre a essere molto dotati tecnicamente, corrono tantissimo».
Chi può fare invece la differenza nella Lazio?
«Dico Zaccagni. Da capitano è cresciuto ulteriormente. Ha grande talento ed è bravissimo sia a inserirsi in zona-gol sia nel servire i compagni».
A chi manca uno come Ruben Sosa?
«All’Inter. Davanti non hanno nessuno che fa gol su punizione o tirando da fuori area. Potrei dare una mano (ride, ndr)».
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