Intervistato da Repubblica, Luciano Spalletti ha toccato diversi argomenti. Il primo è sull'eliminazione delle italiane dai play-off di Champions League. "Ma hanno creato, attraverso il gioco, più situazioni da gol delle avversarie. A quel punto diventa questione di ultime scelte, di lucidità, di precisione. La nostra è una squadra in grado di giocare contro tutti: un gruppo di calciatori forti, che sanno guidare una macchina potente".


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Spalletti: “Conte-Inzaghi, da loro prendo appunti. Frattesi? Gli ho parlato. Mi preoccupa…”
Napoli-Inter vale lo scudetto.
—«In questo duello trovo sempre qualcosa di nuovo da appuntarmi. Sono due sistemi a confronto, hanno allenatori che esprimono cose nuove, tattiche e di ricerca. Trovi sempre la giocata particolare, l’indicazione da dare al calciatore».
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Ha preannunciato 23 convocati più due giovani: quali novità?
—«Il gruppo è quello. Siamo fiduciosi in Maldini, da seconda punta o nel mezzo spazio. Sono importanti le varianti, Raspadori, Zaccagni, Cambiaso. Tra i giovani Baldanzi e Koleosho. E a centrocampo Casadei. La parte fisica è rilevante, sui calci piazzati si vanno ad affrontare armadi a muro. Il confronto internazionale ti obbliga a tenere conto di questo».
È il retaggio dell’Europeo?
—«Le sconfitte diventano tali se non ti insegnano niente: i centimetri contano».
Frattesi, Zaniolo e Fagioli sembrano in difficoltà.
—«Mi preoccupa come la possono vivere loro, Frattesi l’ho a cuore, gli ho un po’ parlato. È forte, è fisico, quando torna deve pigiare in testa al gruppo».
(Repubblica)
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