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Capitolo nazionale: l’Italia l’ha mai chiamata?
“Certo. Sono nato a Milano e ho sempre giocato nell’Inter, ho scelto la Serbia per il legame verso la mia famiglia”.
Due giocatori della Primavera di Zanchetta su cui scommetterebbe?
“Molti, ma cito Thomas Berenbruch e Christos Alexiou. Il primo posto in Youth League mi rende fiero di tutti".
Il suo idolo? Non vale dire “mio padre”.
“Hakan Calhanoglu. Ogni tanto gli dico di passarmi un po’ della sua classe. Abbiamo un bel rapporto, mi dà molti consigli”.
La sua qualità migliore?
“Il tiro e i cambi di gioco”.