Intervistato da Tuttosport, Andrea Stramaccioni ha fatto alcune considerazioni sul big match di questa sera a Bergamo tra Atalanta e Inter, che mette in palio una buona fetta di scudetto:


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Stramaccioni: “Inzaghi maturato tanto, non si è mai nascosto. Ma è difficile vincere se…”
Perché l’Inter, dopo il 4-0 ad agosto contro un’Atalanta ancora incompleta, non ha più vinto un big match?
—«E’ il grande tema di questa stagione della squadra di Inzaghi, spesso in svantaggio: vedi Milan, Napoli e Juventus all’andata e altrettanto spesso in difficoltà nei minuti finali dei big match penso alla sconfitta nel derby o alla rimonta della Juve all’andata o infine al recente pareggio di Billing al Maradona. Vincere un campionato senza guadagnare punti dagli scontri diretti è molto più complicato e Inzaghi lo sa bene».
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Crede che quest’anno per Inzaghi possa essere uno spartiacque: finora ha sempre scelto di provare ad andare in fondo ovunque, non dovesse riuscirci cambierà in futuro la sua strategia?
—«Lo trovo molto maturato nella gestione: ha utilizzato tutti con intelligenza, con finora evidente priorità nelle scelte per il campionato. L’Inter viene da due stagioni dove al 15 marzo era chiaramente orientata giocoforza o sulla Champions - due anni fa, col Napoli in fuga -, o sul campionato - lo scorso anno, con la sconfitta il 13 marzo a Madrid -; invece questa è la prima stagione di Inzaghi dove, al 16 marzo, è in lotta per tutto... E lui non si è mai nascosto, anzi ha conferito fiducia e minuti a molti elementi oltre agli undici titolarissimi. Anche perché sta avendo molti più infortuni rispetto la scorsa stagione, ultimi quello di Dimarco e De Vrij che non saranno a Bergamo».
Ad aprile l’Inter, oltre agli impegni di campionato, avrà il Bayern in Champions e il Milan in Coppa Italia: come si può gestire un calendario così complicato?
—«Pensando partita per partita: e non è una frase fatta. Mi riferisco alle condizioni dei singoli al termine di ogni gara, alla gestione dei recuperi. Ogni minuto va gestito con intelligenza, anche nei viaggi e nell’organizzazione degli allenamenti. Anche un’ora in più di sonno può essere decisiva».
(Fonte: Tuttosport)
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