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Stramaccioni: “Inter, di Calhanoglu ce n’è uno: uscito lui, fuori anche Barella e Mkhitaryan”

Andrea Della Sala Redattore 

Cosa l’ha sorpresa di più?

«L’Inter per 50 minuti mi era piaciuta molto: solida, pericolosa, avanti 2-0 e in controllo. Il gol di Theo e l’entrata di Leao hanno cambiato la gara, ma ho avuto la sensazione che l’Inter non riuscisse a riprendere in mano il centrocampo, la sua anima: uscito Calha, sono “usciti” anche Mkhitaryan e Barella».

E la prestazione di Asllani riapre la vecchia questione del vice Calha. Che cosa fare? Insistere con l’albanese o ricorrere ad alternative come Barella e Zielinski?

«Partiamo da un presupposto: di Calha al mondo ce n’è uno solo, non è facile per nessuno sostituirlo, motivo per cui non bisogna tirare la croce su Asllani: in difficoltà nella parte finale del derby è stata tutta la squadra, non solo lui».

I ko col Milan, ma anche i pareggi con Juve e Napoli. Vede analogie?

«Onestamente no, sono partite con storie diverse. L’unica pericolosa analogia, nonostante due mesi di grande solidità, la vedo nella vulnerabilità difensiva: dal gol di Gabbia alla rimonta targata Yildiz fino al rischio corso con il Napoli, con quella palla gol di Simeone oltre il 90’. È l’aspetto su cui riflettere di più, perché si rischia di compromettere gare spesso meritate e controllate».

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