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Come l’è parsa questa Italia?
«Ha fatto benissimo, Spalletti è bravissimo, esperto, ha preso decisioni giuste, anche con moduli diversi, il 3-5-2 o 3-4-3, ha i giocatori per farlo. Gli interisti Dimarco, Frattesi, Barella, Bastoni che giocano così. O Ricci nel Torino e l’Atalanta ha i giocatori per questo sistema. L’Italia mi è parsa molto organizzata».
Nel Belgio è tornato Lukaku.
«È bello, perché Rom è molto importante per noi. Non solo in campo, ma anche fuori. Con lui ci siamo sentiti a lungo. È fondamentale farlo perché ogni giocatore ha le sue necessità. Poi non voglio costringere nessuno se non se la sente. Romelu me l’aveva detto a settembre, è arrivato tardi a Napoli, non ha fatto la stessa preparazione e ne aveva bisogno. Dunque mi ha chiesto di restare a lavorare col club perché non era pronto. Mi ha detto onesto: “Vengo quando potrò aiutare la squadra”. E lo stesso De Bruyne ha scelto lui di saltare la Nations per riposare. È difficile parlare di queste cose, ma è importante essere sinceri. Ogni giocatore ha un programma individuale, Kevin mi ha detto che col City e la nazionale in stagione può arrivare a oltre 80 partite… Quindi mi ha chiesto una pausa. Lo rivedremo nel 2025 per le qualifiche mondiali».
Non avrà però De Ketelaere, ultimo infortunato.
«Spiace. Mi aspettavo il suo boom però, perché nel Milan, senza voler giudicare la situazione ma per vari motivi, ha giocato poco. L’Atalanta è una bella piazza per far crescere i giovani. Gasperini lavora benissimo, con tanta pazienza e non mi sorprendo della crescita di Charles e sono contentissimo. E se lo merita, è uno che lavora con i piedi per terra».
Ha chiamato invece lo juventino Mbangula, classe 2004.
«Per i giovanissimi ora non è così facile inserirsi, visto il ricambio già avvenuto. E lui deve ancora crescere: nel suo ruolo ho Doku e Carrasco, ora infortunati, Fofana del Lione (altro ko) e anche Trossard. Dipende da come maturano, ma i giovani nel Belgio sanno che con me hanno chance».
Nuova Champions: le piace la formula?
«Così ci sono sempre grandi partite in ogni turno, vista da fuori mi è parsa bella, da questo punto di vista è show, però sono 2 turni in più, altra fatica per i giocatori. Guardo i club coi miei, l’Arsenal di Trossard, il City di De Bruyne che ha tanti infortunati. Da febbraio deciderà la condizione fisica e la fortuna, come gli squalificati: ti deve andare bene lì».
Le italiane come le vede?
«L’Inter ha chance di fare strada e l’Atalanta va benissimo, specie dopo la conquista dell’EuroLeague. La ricordo col Lipsia nei quarti di EL ’22, vincemmo 2-0 lì, ma che gare! Strada facendo è sempre più forte il team di Gasperini. Spero che facciano bene».
Da tecnico chi ha avuto come modello?
«Vado sempre in giro per studio, il voler crescere e migliorare è fondamentale in ogni approccio: tattico, tecnico o mentale. Ho visto tanti tecnici come Lippi o Conte, poi ho la mia idea e filosofia. Ho seguito molto Klopp, grande, ci ho scambiato idee».
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