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Non avrà però De Ketelaere, ultimo infortunato.
«Spiace. Mi aspettavo il suo boom però, perché nel Milan, senza voler giudicare la situazione ma per vari motivi, ha giocato poco. L’Atalanta è una bella piazza per far crescere i giovani. Gasperini lavora benissimo, con tanta pazienza e non mi sorprendo della crescita di Charles e sono contentissimo. E se lo merita, è uno che lavora con i piedi per terra».
Ha chiamato invece lo juventino Mbangula, classe 2004.
«Per i giovanissimi ora non è così facile inserirsi, visto il ricambio già avvenuto. E lui deve ancora crescere: nel suo ruolo ho Doku e Carrasco, ora infortunati, Fofana del Lione (altro ko) e anche Trossard. Dipende da come maturano, ma i giovani nel Belgio sanno che con me hanno chance».
Nuova Champions: le piace la formula?
«Così ci sono sempre grandi partite in ogni turno, vista da fuori mi è parsa bella, da questo punto di vista è show, però sono 2 turni in più, altra fatica per i giocatori. Guardo i club coi miei, l’Arsenal di Trossard, il City di De Bruyne che ha tanti infortunati. Da febbraio deciderà la condizione fisica e la fortuna, come gli squalificati: ti deve andare bene lì».
Le italiane come le vede?
«L’Inter ha chance di fare strada e l’Atalanta va benissimo, specie dopo la conquista dell’EuroLeague. La ricordo col Lipsia nei quarti di EL ’22, vincemmo 2-0 lì, ma che gare! Strada facendo è sempre più forte il team di Gasperini. Spero che facciano bene».
Da tecnico chi ha avuto come modello?
«Vado sempre in giro per studio, il voler crescere e migliorare è fondamentale in ogni approccio: tattico, tecnico o mentale. Ho visto tanti tecnici come Lippi o Conte, poi ho la mia idea e filosofia. Ho seguito molto Klopp, grande, ci ho scambiato idee».
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