Ci fosse una nuova occasione di acquistare una squadra italiana ci penserebbe?
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Thohir: “Inter, con me è risalita: ora debito molto più alto. Stadio? Giusto avanti col Milan”
«E’ capitato che qualche tifoso mi chiedesse di tornare in Italia. Ma non potrei mai farlo. Amo troppo l’Inter. Il legame è troppo forte. Sono sempre un tifoso e seguo tutti i risultati».
Allora, ha festeggiato anche per lo scudetto?
«Sì sono stato contentissimo».
Rispetto ad ora, la situazione era molto diversa quando ha acquistato il club da Moratti.
«L’ho detto fin dall’inizio. Sono arrivato per aiutare l’Inter a crescere e a ritornare in alto. Magari qualcuno avrebbe potuto mirare subito alto, ma io conoscevo bene la situazione ed era necessario recuperare innanzitutto. La sostenibilità finanziaria era fondamentale. Alla riprova dei fatti e delle promesse che avevo fatto allora, dopo 5 anni, l’Inter è tornata a giocare in Champions League. E avrebbe potuto arrivarci anche prima, quando c’ero io, se le squadre italiane qualificate fossero state 4 e non 3. Voglio aggiungere un’altra cosa».
Prego…
«La serie A ha bisogno di cambiare. Già ai miei tempi spingevo perché si guardasse anche ai mercati esteri, e in particolare a quello asiatico. E’ successo, ma è durato solo un paio d’anni. Poi si è tutto fermato. L’economia globale si sta spostando verso l’Asia. Con me, l’Inter ha iniziato la sua espansione verso gli Usa e, appunto, l’Asia. Non a caso, c’è stato subito un aumento ricavi commerciali».
Sa che l’Inter vuole costruire il suo nuovo stadio insieme a al Milan?
«Sì ne ho parlato anche Gerry Cardinale, quando ci siamo incontrati di recente qui a Giacarta. Gli ho detto che la strada giusta è proprio di fare il nuovo impianto insieme. E sarà un bene anche per la Serie A. All’epoca ne avevo discusso pure io con Barbara Berlusconi, che però ha poi voluto proseguire da sola (per poi rinunciare, ndr). Così, avevo provato a chiedere al sindaco di Milano di avere San Siro per l’Inter, ma ho dovuto fermarmi davanti alla complessità di leggi e regolamenti».
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