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Thuram: “Non chiamatelo turnover, siamo 23 giocatori forti. A volte ci abbassiamo perché…”

Thuram: “Non chiamatelo turnover, siamo 23 giocatori forti. A volte ci abbassiamo perché…” - immagine 1
Marcus Thuram, centravanti dell'Inter, ha parlato ai microfoni di CBS Sports dopo la vittoria di ieri contro l'Arsenal
Marco Astori Redattore 

Marcus Thuram, centravanti dell'Inter, ha parlato ai microfoni di CBS Sports dopo la vittoria di ieri contro l'Arsenal: "Chiamo Micah Richards mio zio perché è il fratello di Thierry Henry, e chiamo Thierry mio zio perché è il fratello di mio padre. Anche Carragher può essere mio zio, dai, l'ultimo. La partita? Penso che avremmo voluto controllare un po' di più la partita, ma sai come sono le emozioni quando vinci 1-0, l'altra squadra spinge e quindi ti abbassi un po'. Ci sarebbe piaciuto tenere la linea un po’ più in alto, ma alla fine abbiamo dovuto concedere molti cross e siamo rimasti solidi, quindi siamo contenti della vittoria.

Thuram: “Non chiamatelo turnover, siamo 23 giocatori forti. A volte ci abbassiamo perché…”- immagine 2

I cambi? All'allenatore piace farli, non ci piace chiamarlo turnover, perché siamo 23 buoni giocatori che possono giocare in qualsiasi momento. Contro il Manchester City ho giocato in attacco con Taremi e Lautaro in panchina, stasera in panchina c'ero io. Ci piace coinvolgere tutti. Sappiamo che anche domenica avremo una partita importante, quindi è bello far giocare tutti i giocatori. Perché ci abbassiamo? A volte è strategia, a volte è dovuto: a volte vogliamo farci attaccare per contrattaccare l'avversario, altre volte gli altri prendono controllo della partita e noi proviamo a non concedere. Il Napoli? Sarà difficile, sono primi e hanno un grande allenatore: hanno preso un buon attaccante come Lukaku e un centrocampista come McTominay. Sono una squadra solida, speriamo di vincere. Se partirò titolare? Lo spero".

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