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Toldo: “Bove? Inter e Fiorentina, grandissima unità. Successe una cosa simile a Rivas”

Andrea Della Sala Redattore 
Dopo il malore accusato da Edoardo Bove in Fiorentina-Inter, Francesco Toldo (ex di entrambe le squadre) ha raccontato a 'Radio anch'io Sport' (Rai Radio 1) la sua esperienza

"Stanotte ho pensato molto alle immagini che tutti quanti abbiamo visto ieri sera. Ti passano davanti momenti di impotenza, perché la parte sanitaria e medica non fa parte di te. E quindi cominci a urlare al dottore o all'ambulanza che facciano presto, perché non sai cosa fare".

Dopo il malore accusato da Edoardo Bove in Fiorentina-Inter, Francesco Toldo (ex di entrambe le squadre) ha raccontato a 'Radio anch'io Sport' (Rai Radio 1) la sua esperienza, in allenamento: "Un mio compagno di squadra all'Inter, Nelson Rivas, colpì la palla di testa, cadde e svenne. Cominciammo ad urlare al professor Franco Combi: intervenne subito con la manovra della disostruzione della lingua, come è successo ieri con Bove. Però non siamo preparati. Chi a proprio figlio chiede una preparazione anche nel primo soccorso? Nessuno, perché a nessun ragazzo viene in mente di star male".

"Potenzierei il corso di primo soccorso, dedicato almeno a uno-due giocatori - é il suggerimento dell'ex portiere della Nazionale -, quelli più portati della squadra, in modo che collaborino col dottore e che sappia cosa fare alla prima situazione improvvisa che capita".

"Mi piace sottolineare comunque l'unità tra i ragazzi di Fiorentina e Inter, c'è stato un cerchio naturale, per dare protezione, e tutti si sono uniti. Un'immagine estremamente positiva, nella drammaticità del momento. La città di Firenze ha reagito in maniera forte, perché ama i suoi giocatori".


E poi un appello ai colleghi: "Noto con particolare dispiacere molte simulazioni che vanno in contrasto con il fallo vero e con quello che è accaduto ieri. È come dire al lupo al lupo e alla fine non ti credono più. Bisognerebbe imparare dalle tragedie, mettere delle prevenzioni, fare un passo indietro, essere un pochino più seri".