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Le avversarie sembrano più attrezzate.
«D’accordo, ma ricordiamoci che non sempre vincono i più forti. Inter, Napoli, Milan, Juve e Atalanta hanno forse qualcosa di più dal punto di visto tecnico, però questa Lazio si diverte a giocare a pallone, e non trascurerei questo dettaglio».
Che cosa intende?
«Voglio dire che i ragazzi di Baroni mi trasmettono entusiasmo. E, considerando che l’allenatore è alla sua prima stagione di lavoro, la cosa non era affatto scontata. La Lazio è una squadra che ama tenere il possesso del pallone, le piace dominare l’avversario, attacca anche quando è già in vantaggio. Mi sembra che ci sia leggerezza, nell’ambiente. E la leggerezza, al contrario della pressione, è un’alleata quando si tratta di lottare per grandi obiettivi».
Che cosa le piace, in particolare, della Lazio?
«Non ci sono grandissimi campioni, ma c’è un gioco. Chiaro, limpido, veloce, talvolta essenziale. E poi mi pare che il gruppo sia unito. Insomma, percepisco un’idea di positività che, magari, in altre piazze non si riscontra».
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