Walter Sabatini, storico ds del calcio italiano, ha una certezza: «Una partita con tanti gol è una gara sbagliata. E Napoli-Inter non sarà una gara sbagliata, ma un grandissimo match. Si giocherà su canoni ovvi e scontati: chi affronta i nerazzurri si deve premunire, non lasciando troppo campo alle spalle. Conte lo sa, preparerà la squadra. Lo stesso farà Inzaghi. Sarà una partita di altissimo livello, una celebrazione del calcio italiano, per una Serie A fantastica». Queste tutte le sue parole di oggi a Tuttosport:


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Walter Sabatini svela: “L’Inter per il futuro ha già preso un giovane davvero forte”
Quali possono essere gli uomini decisivi?
«Ce ne sono a iosa in tutte e due le squadre. Fare un nome piuttosto che un altro sarebbe irriverente verso i non nominati. Sia Napoli, che Inter godono di giocatori che possono decidere il risultato senza problemi, perché abituati a farlo».
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Sarà decisiva per lo scudetto?
«Non potrà esserlo a livello aritmetico, però l’indirizzo del campionato sarà chiaro. Chi vincerà si avvicinerà e di molto all’idea del Tricolore. Parliamo di slancio emotivo, di condizione psichica. Chi vince farà una corsa diversa».
Entrambe arrivano al big match non in grande forma.
«Vero, ma è stato un campionato importante dal punto di vista fisico e atletico. C’è un fatto generale che mi preoccupa: in ogni partita c’è un nuovo infortunato, per un carico nervoso e muscolare insopportabile: è un problema che riguarda tutti, non solo la specifica squadra».
Al Napoli mancherà Anguissa, l’Inter avrà la coperta corta in panchina.
«Sostenere che l’Inter abbia la coperta corta, scusi, mi sembra un’osservazione estrema. I nerazzurri hanno una rosa eccezionale anche dal punto di vista numerico. L’acquisto di Billing è stata una buona operazione, ma Anguissa è un’assenza pesante, non avrei mai voluto giocare questa partita senza di lui».
Lukaku contro Lautaro.
«Difficile prevedere chi segnerà. Per me ora Lautaro è il miglior attaccante d’Italia. Ausilio è stato bravissimo a portarlo all’Inter, aveva investito mesi e mesi di lavoro. Oggi l'argentino è il campione carismatico dell’Inter, un riferimento per tutti».
Sarà anche la gara delle difese.
«Io ammiro molto Acerbi. Ha avuto una vita, diciamo, drammatica dal punto di vista della salute. È rimasto sempre a galla, non ha paura di nulla, lo ammiro tanto. Buongiorno probabilmente con Bastoni è il difensore centrale più forte d’Italia. Meritano di competere per lo scudetto».
Le corsie esterne potranno essere determinanti.
«Di Lorenzo è un giocatore di livello internazionale, insostituibile nel Napoli soprattutto quando fa il treno con Politano, un altro atleta formidabile, che unisce il talento allo spirito di sacrificio, piazzando sempre una giocata determinante. Dumfries è arrivato ad un livello poco prevedibile dal punto di vista realizzativo. Determina sempre, lascia il segno, è un giocatore devastante, irrinunciabile per l’Inter anche perché può arrivare in doppia cifra di gol».
Conte e Inzaghi, due grandi allenatori.
«Simone sta facendo un percorso strabiliante. Penso sia molto bravo anche nello scegliere i collaboratori, eccelle nello stabilire l’armonia del gruppo, sa essere generoso con i suoi ragazzi. Spendere parole per Conte mi sembra irriverente. Conte non si giudica, lo si mette sul podio sempre».
Napoli e Inter potevano fare di più nel mercato invernale?
«Tutte le squadre sono migliorabili, lo è anche il Real Madrid, anche se è imbottito di campioni. Il Napoli ha fatto bene a cedere Kvaratskhelia, ha fatto cassa per i prossimi due anni. Neres è un giocatore importante, credo abbiano ragionato anche su di lui. L’Inter per il futuro ha preso Sucic, che è davvero forte, non vedo l’ora di vederlo. Se potrà essere il nuovo Brozovic? Anche di più».
L’Atalanta può rientrare in corsa?
«Lo è sempre stata. Deve solo credere davvero ad un obiettivo che sembra fiabesco. Il loro modo di giocare, la resurrezione dopo le sconfitte, mi fa pensare che possano concorrere seriamente alla vittoria finale».
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