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"Credo di si, c’era la sfida contro il Barcellona di Lewandowski per gli ottavi, un 'derby' attesissimo in Polonia. Accettai quella decisione, anche se ero molto arrabbiato, ma a De Laurentiis non piacciono certe cose...".
Si è preso una bella rivincita: è fra i calciatori più utilizzati da Inzaghi in Champions...
"Sono scelte del mister che mi rendono felice, io sono contento di avere spesso opportunità di giocare".
E se dovesse scegliere fra un secondo scudetto in Italia o la prima finale di Champions?
"La finale, sperando di vincerla. Ma di certo non metto da parte lo scudetto".
L’Inter è in grado di mettere a segno il doppio colpo?
"Perché no? Abbiamo una squadra fortissima. E cercheremo di andare sino in fondo in ogni competizione".
Inzaghi lo vede solo come tecnico o anche ex collega?
"È il nostro allenatore. E ha ottimi rapporti con tutti. Scherza ma a tratti è anche duro, sa spiegare ed è molto preparato. È un piacere lavorare con lui".
A proposito di stadi: la prima sensazione a San Siro?
"Grandioso, lo stadio fa paura. Anche se è un po’ vecchio, è il più bello in Italia. E poi è stato bello realizzare i primi gol alla Juve".
Lo scudetto all’Inter sarebbe diverso da quello col Napoli?
"Per me no. Magari cambia per le storie dei club. A Napoli aspettavano da tantissimi anni. Sarà invece diverso Napoli-Inter rispetto a Inter-Napoli. Ci saranno tanti miei amici allo stadio. Spero di vincere, ma per il resto auguro loro tutto il meglio".
Nel calcio ci sono momenti belli. Ma anche terribili, come per Bove a Firenze. Un incubo...
"Vero, mai era successo davanti ai miei occhi. Avevo i brividi e mi veniva da piangere, grazie a Dio ora sta bene".
Senza fare troppa dietrologia, ma anche lei è d’accordo con medici, allenatori e colleghi che si lamentano per il fatto che si giochi troppo?
"Sicuro, i calendari potrebbero essere rivisti. La verità è che conta solo il business e a volte ne risente la salute dei giocatori".
Dal 2025 cosa si aspetta?
"Vorrei vincere tanti trofei con l’Inter, mi auguro un anno pieno di soddisfazioni, gloria e gol. Uno di questi magari nel derby di ritorno. Però se arriva già in Supercoppa sono felice lo stesso".
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