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Si gioca ogni tre giorni, si gioca anche a Pasqua. Il calcio non si ferma mai, ma c'è chi vorrebbe si fermasse. Radio Vaticana lo dice a chiare lettere, le partite coincidono con le celebrazioni sante, dal venerdì al sabato. "Si sarebbe potuto giocare a Pasquetta, giornata ideale per portare allo stadio le famiglie", dicono dalla trasmissione 'Non solo Sport'. Il direttore della Lega Pro Francesco Ghirelli, interpellato dalla stessa radio ha proposto che ci si possa sedere a tavolino e decidere le date tenendo nel giusto conto le esigenze del 'senso religioso' degli italiani.
Tra campionato e coppe da giocare, diritti televisivi in palio e calcio spezzatino per arrivare a Tokyo, il Vaticano riuscirà a trovare un modo per fermare 'l'invasione' del calcio?
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