Stefano Accorsi ha raccontato la sua fede nerazzurra. Non nasce da lontano, ma ha avuto un discreto sviluppo ed è arrivata fino a suo figlio. Queste le parole concesse al Corriere dello Sport: «Con l’Inter andiamoci piano, sono un tifoso acquisito, ho rispetto dei grandi tifosi, quelli di lunga data. Mi piace tantissimo andare allo stadio, c’ero anche domenica scorsa con mio figlio, lo porto spesso. Sono diventato tifoso tardi nella vita, seguendo gli amici e i parenti di mia moglie. Sono animato da vera passione, solo che mi manca quella parte che si vive quando si è piccoli, come mio figlio che ha un altro imprinting. E ovviamente fa calcio. A casa la sera partitella con la palla di spugna».


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Accorsi: “Inter, Dimarco eroe mio e di mio figlio. Triplete? Sto zitto perché…”
Sull'ipotesi di Triplete, Accorsi ha mantenuto grande prudenza: «Mio figlio ha imparato la scaramanzia e non direbbe nulla su una vittoria finale. Quindi sto zitto anche io. Gli scaramantici del calcio sono in tutta Italia...».
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Il calciatore preferito della famiglia Accorsi è Dimarco. «Un tifoso di curva che è riuscito a giocare nella squadra del cuore, deve essere bellissimo, sono suo grande fan. Mi piace il suo coraggio, la sua determinazione negli assist, non ha paura, ha un bellissimo carisma. A casa è un po’ il nostro eroe. Ci ha regalato la sua maglietta, che conserviamo come una reliquia. Ogni tanto incontriamo altri giocatori, Thuram per esempio».
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